C’è il blocco degli uscenti, nel senso che i partiti sono impegnati alla loro rielezione
Editoriale di Filippo Cardinale
La classe politica non si rinnova e si aggrappa al Gattopardo. Diktat: impegnatevi a fare votare gli uscenti. E’ questo l’ordine che arriva dal vertice dei partiti impegnati nella formazione delle liste elettorali per le elezioni del 28 ottobre. Tutti gli uscenti devono ritornare a Sala D’Ercole. La classe politica dimostra di essere lontana anni luce dalla “gente”. Sembra non percepire il malumore che si coglie con i trattori a pale. Avvertite il clima di campagna elettorale tra i candidati alla Presidenza della Regione? Almeno tra i tre più probabili, e cioè tra Musumeci, Crocetta e Miccichè? No. Di programmi non se ne parla. Ognuno di loro sa che comunque vada è stato un successo .
Il Presidente eletto non avrà la maggioranza e sarà costretto ad abbracciare l’avversario per formare una maggioranza in grado di approvare le leggi. La campagna elettorale per la Presidenza della Regione ha perso il suo principale obiettivo. I partiti sono intenti sulle liste. I big devono far rieleggere gli uscenti, almeno nella misura che consentirà lo scatto dei seggi. Qualche partito ne perderà qualcuno, ma è per questo che i “fidi” devono essere assolutamente garantiti. Ecco, ad esempio, la chiusura del Pdl su Nino Bosco, pupillo di Alfano. Tutti in provincia faranno votare Bosco, deputati nazionali ed europei. E naturalmente a cascata tutti, sindaci, consiglieri comunali, etc. Negli altri partiti la regola è uguale. E così avremo la stessa classe politica di prima. Casta che si perpetua. Classe politica che non sarà in grado di affrontare spinose questioni che stanno esplodendo alla Regione. Precari, forestali, debito enorme, sono questioni che richiedono scelte dure e impopolari. Ma soprattutto una capacità politica che è difficile riscontrare in quella che conosciamo. Personalmente sono convinto che la nuova Assemblea regionale non duri cinque anni.
L’Ars partorirà una “maggioranza di separati in casa” che sarà litigiosa e pronta a gettarsi contro, l’uno contro l’altro, piatti e suppellettili vari. Dunque, in questo contesto è difficile una vera e sana competizione all’interno delle liste. Ci sarà una lotta impari. C’è chi intende candidarsi a tutti i costi. Si faccia avanti, c’è sempre posto per l’utile idiota. Il meccanismo è contorto, la classe politica è distante dalla gente, dalle necessità della gente, dalle difficoltà della gente.
I politici sono impegnati nelle loro segreterie a fare conti e simulazioni. Sono distanti dalla comunità, molti deputati regionali uscenti non si sono fatti mai vedere sul territorio. Ora è campagna elettorale. Sorridono, abbracciano, sono cortesi. Il Gattopardo è sempre attuale.
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