AGRIGENTO- In tanti, troppi, territori l’unità del campo progressista è crollata davanti alle ambizioni di alcuni esponenti locali. Il riferimento è al caso di Agrigento dove Pd-M5S-FI e MPA formano una unica lista a sostegno del candidato a presidente del Libero Consorzio (ex Provincia), il sindaco di Aragona. Sono assai critici Pierpaolo Montalto, segretario regionale Sinistra Italiana, Antonella Ingianni e Mauro Mangano co-portavoce regionale Europa Verde e Ismaele La Vardera, deputato regionale e presidente del movimento Controcorrente. “Abbiamo condiviso con il M5S e con il Pd un percorso per le provinciali cercando di costruire una colazione unita e credibile e una lista chiamata “‘Alternativa”. Lo stesso nome contiene la mission del progetto: sostenere candidate/i che rappresentino l’alternativa vera al governo fallimentare di Schifani. In tanti, troppi, territori però l’unità del campo progressista è crollata davanti alle ambizioni di alcuni esponenti locali”. Per gli esponenti politici “il caso più eclatante si verifica ad Agrigento dove, nonostante non si sia presentata ufficialmente la lista alternativa del campo progressista, sia il Pd che il M5S, hanno presentato loro candidature autorevoli nella lista a sostegno del sindaco di Aragona Pendolino e riteniamo questa scelta un grandissimo errore per la confusione che si ingenera in un elettorato siciliano sempre più disilluso e per il venire meno di qualsiasi coerenza con quanto dichiarato congiuntamente dal campo progressista tutto appena poche settimane fa”.
Il sindaco Pendolino, infatti, è sostenuto da Forza Italia e dal partito di Miccichè, Lagalla e Lombardo.
“Dire abbiamo fatto questa scelta per non fare vincere Cuffaro riteniamo non sia sufficiente, perché la scelta per cambiare la Sicilia non deve essere basata sul meno peggio, ma orientata alla scelta migliore costruita con un programma chiaro, coerente, costruito nella e con la società e radicalmente alternativo a quello delle destre”, chiosano Pierpaolo Montalto, Antonella Ingianni, Mauro Mangano e Ismaele La Vardera. “In altre province, invece, la coalizione è riuscita a rimanere compatta e ci auguriamo che proprio partendo da queste esperienze si possa finalmente definire un quadro politico chiaro attorno a cui costruire il futuro dell’alternativa progressista”. Montalto, Ingianni, Mangano e La Vardera invitano il Pd e il M5S a fare un passo indietro “rispetto al sostegno a candidati come quello di Agrigento e a fare tesoro di quanto sta accadendo in vista dei futuri importantissimi appuntamenti elettorali in Sicilia”.
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