Ecco cosa aveva detto Catanzaro in Tv sugli ospedali di Ribera e Sciacca

“Nessuno pensa di chiudere l’ospedale di Ribera. Non si possono però costruire doppioni a distanza di 15 chilometri, a meno che non si vogliono sistemare determinate figure apicali”

SCIACCA. Ma cosa ha detto l’onorevole Michele Catanzaro sulla sanità nell’intervista rilasciata su Rmk Tv a Massimo D’Antoni, da determinare la forte reazione politica della Dc crispina ? E’ giusto precisare, prima di tutto, che non ha parlato di chiusura dell’ospedale di Ribera, come gli viene contestato. “La sanità siciliana ha tanti problemi per via di un governo regionale che si disinteressa di garantire ai cittadini un diritto sacrosanto – ha detto – vedi le nostre continue interrogazioni, alle quali rispondono in aula dopo un anno”. E poi: “Chi oggi si ribella, deve ricordarsi che quando c’era la spartizione delle poltrone nella sanità siciliana era seduto nel tavolo del governo. La sanità siciliana e quella agrigentina hanno bisogno di vere attenzioni”. Nello specifico, dopo avere detto che il manager Asp Giuseppe Capodieci sull’ospedale di Sciacca ha accettato il confronto ed ha condiviso alcune proposte, Catanzaro ha parlato dell’ospedale di Ribera e, di conseguenza, di quello di Sciacca: “C’è chi oggi cerca di fare comprendere che è un grande difensore dei due ospedali – ha detto – ma tutto è legato ad una battaglia elettorale, quando si pensare al Fratelli Parlapiano come struttura di eccellenza con pneumologia, malattie infettive e addirittura di portarvi la fondazione Maugeri. Oggi è miopia politica pensare cose diverse da quelle. Ribadisco – ha continuato Catanzaro – che non si possono costruire doppioni a distanza di 15 chilometri, a meno che non si vogliono sistemare determinate figure apicali. Nessuno pensa di chiudere l’ospedale di Ribera – aveva detto l’esponente politico PD nell’intervista diffusa ieri da Rmk Tv – ma non possiamo avere due presidi (Sciacca e Ribera) che si scimmiottano e che si tolgono medici a vicenda per fare fotocopie di reparti. Bisogna pensare in modo concreto a due strutture che siano invece complementari, a beneficio dei cittadini dei due territori. Smettiamola di fare ipocrisia, si prendono ancora in giro i cittadini, come a Ribera si faceva in campagna elettorale”.