Gianfranco Termine, il 26enne che l11 gennaio 2013 accoltellò l’ex fidanzata all’interno del cimitero, ritorna ai domiciliari. Così ha deciso la Cassazione sul ricorso presentato dal legale del giovane, Serafino Mazzotta.
Termine è stato condannato dal Trinbunale di Sciacca, in primo grado (aprile 2014), alla pena di 7 anni e 6 mesi. Era rimasto in carcere un anno. Il giudice Luisa Intini, a distanza di cinque mesi dalla sentenza di condanna, dispose la libertà per Termine con l’obbligo di non uscire da Ribera e rientrare a casa prima delle 20 e di non uscire prima delle sette di mattino.
Provvedimento che il pubblico ministero Alessandro Moffa impugnò dinanzi al tribunale della Libertà che lo annullò. Termine è in attesa del processo di appello.
Termine accoltellò, con numerosi colpi, l’ex fidanzata, lasciandola in una pozza di sangue. Fu grazie ad alcuni passanti che furono chiamati i carabinieri e i soccorsi. La ragazza, dopo il ricovero all’ospedaledi Ribera venne trasferita all’Ismett di Palermo dove vi rimase diverso tempo.
Da Agrigento a Sciacca, da Canicattì a Licata, da Ribera a Ravanusa: interventi triennio 2025/2027…
L’Opi in piazza Cavour ad Agrigento la Croce Rossa Italiana e gli studenti in Infermieristica…
Oltre cento firme in pochissimo tempo per la petizione "Salviamo ogni goccia d'acqua" oggi pomeriggio…
E' accaduto a Favara: il donatore è Rino Castronovo, un consigliere comunale, neo eletto alla…
Una commissione di indagine sulla gestione del servizio idrico integrato. E’ l’iniziativa assunta dal Consiglio…
Le indagini dei carabinieri hanno trovato anche la conferma del coinvolgimento dei primi due arrestati.…