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Domani sera il docufilm Cantu e Cuntu. Il racconto un viaggio unico tra tradizione, passione e sogni per il Carnevale di Sciacca

Asparinu è un giovane siciliano animato da un profondo desiderio: diventare carrista e contribuire con la propria creatività alla tradizione del celebre Carnevale di Sciacca

SCIACCA- Domani sera verrà presentato il docufilm Cantu e Cuntu, nell’atrio superiore del Palazzo di Città, alle ore 21. Il docufilm, di Angelo Puccio e Riccardo Grisafi, racconta un viaggio unico tra tradizione, passione e sogni. Asparino, il protagonista, è un giovane appassionato del Carnevale di Sciacca, che da sempre coltiva il desiderio di creare un carro allegorico capace di lasciare il segno nella storia della festa. Privo di esperienza e di mezzi, ma ricco di entusiasmo e determinazione, decide di affidarsi all’esperienza delle generazioni precedenti, cercando guida e ispirazione tra i maestri che hanno segnato la storia di questa manifestazione. Il suo percorso lo conduce all’incontro con Franco Amato, figura emblematica del Carnevale saccense, noto per aver introdotto per primo i movimenti meccanici nei carri allegorici, utilizzando con ingegno materiali di recupero come motori di lavatrice, tergicristalli, e altri utensili di scarto. Attraverso il racconto di aneddoti, esperienze vissute nei capannoni e riflessioni sul valore della tradizione, Franco trasmette ad Asparinu non solo competenze tecniche, ma anche una visione profonda e autentica del mestiere del carrista. Il suo sogno sembra impossibile, fino a quando incontra Franco Amato, leggenda vivente del Carnevale, soprannominato “il re dei movimenti”. Franco, con il suo carisma e la sua esperienza maturata in decenni di carri, coreografie e sfilate, decide di prendere Asparino sotto la sua ala protettrice. Attraverso canti popolari e i celebri “cunti”, racconti ricchi di aneddoti, ricordi e saggezza, Franco Amato guida Asparino in un percorso fatto di sacrificio, creatività e amore per la tradizione. I due intrecciano un rapporto unico: maestro e allievo, ma anche due amici uniti dalla stessa passione. Il docufilm alterna immagini d’archivio dei fasti del Carnevale passato con scene intime e autentiche del presente: le mani che modellano la cartapesta, le riunioni notturne tra idee e risate, le prove dei movimenti che hanno fatto la storia. Quando finalmente arriva il giorno della festa, il carro di Asparino non è solo un’opera d’arte, ma il simbolo di un sogno realizzato, di una tradizione che continua a vivere attraverso le nuove generazioni. E nel tripudio di colori, musica e coriandoli, Asparino non è più un semplice spettatore: è diventato protagonista del Carnevale di Sciacca.

Filippo Cardinale

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