Il Tribunale di Agrigento, Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto il rigetto della richiesta di confisca e il conseguente dissequestro di tutti i beni di Antonio Perricone. Nello stesso tempo, ha disposto a suo carico la misura personale della sorveglianza speciale per la durata di tre anni.
La Procura antimafia di Palermo aveva richiesto ed ottenuto ils equestro dei beni del Perricone, 57 anni di Burgio, imputato nel processo per mafia “Scacco Matto”. Aveva poi richiesto al Tribunale di Agrigento la misura patrimoniale della confisca dei beni.
Il divensore del Perricone, il penalista saccense Giovanni Vaccaro, con un’articolata memoria supportata da una consulenza del dottor Domenico Mistretta, si è opposto alla confisca e ha chiesto il dissequestro, sostenendo che i beni del Perricone erano il frutto di attività lavorativa assolutamente lecita.
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