DISCARICHE RIFIUTI: CHE FINE FANNO QUELLE IN FUNZIONE PRIMA DEGLI ATO ?

Dal quotidiano La Sicilia di oggi pubblichiamo un articolo riguardante il caso delle discariche ormai in disuso ed a volte mai bonificate.Ci sono ancora rischi ?

Un’area di circa 5 mila metri quadrati a quattro chilometri dal centro abitato a ridosso di una collina, con sullo sfondo delle pale eoliche in piena attività: è il sito della discarica dei rifiuti di Sciacca che era in funzione fino al 1990, prima della realizzazione dell’attuale discarica di località Saraceno Salinella, che si trova quasi nella parte opposta dell’area geografica cittadina. Per una ventina di anni in quella zona, ora circondata da terreni agricoli e distante alcune centinaia di metri da un acquedotto pubblico, sono stati conferiti rifiuti di ogni tipo prodotti a Sciacca. Realizzata in un periodo storico in cui le normative sulla tutela dell’ambiente erano pressochè inesistenti, la discarica non sorgeva su un terreno permealizzato ed oggi in tanti ricordano che gli incendi erano frequenti e il fumo si perdeva nell’aria. Sono trascorsi 25 anni dalla chiusura della discarica e non risulta nessun intervento di bonifica dell’area. Le allarmanti vicende che arrivano da altre regioni italiane, dove vengono scoperte discariche interrate che continuano a provocare danni all’ambiente e alla salute, inducono a chiedersi se nelle vecchie discariche comunali degli anni ’80 le bonifiche sono state fatte. Il terreno dove sorgeva la vecchia discarica di Grattavoli, questo il nome della contrada, è oggi un “pezzone” di verde dove si possono intravedere ancora dei pezzi di ferro e una vecchie recinzione. Nel mezzo erba e arbusti di ogni genere. Solo scavando almeno una ventina di metri si può venire a capo dello stato del sottosuolo. Difficile, se non impossibile, avere certezza su eventuale inquinamento prodotto nel corso degli anni: “E’ una zona calcarea – ci dice il geologo e ambientalista Domenico Rizzuto – una volta le discariche si realizzavano seza criteri, sotto lo spessore dei rifiuti troveremmo del calcare frantumato dove avrebbe potuto incunearsi il percolato. Solo un approfondito sondaggio potrebbe darci delle notizie – continua – ma sono passati troppi anni, se danno c’è stato, oggi non ci sarebbe nulla da fare”. Erano gli anni in cui non esisteva raccolta differenziata, dove nelle discariche si abbandonava di tutto, gli anni in cui a gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti erano i Comuni, i quali non avevano a disposizione adeguati terreni lontani dal centro abitato e affittavano aree di privati. Il vecchio sito dove venivano conferiti i rifiuti, serviva soltanto la città di Sciacca, quello di contrada Salinella è oggi al servizio di ben 17 Comuni dell’ex Ambito territoriale Ag1. Oggi l’Europa chiede alla Sicilia la chiusura delle discariche e la riduzione dell’interramento dei rifiuti, ma la differenziata resta sempre a livelli minimi e l’emergenza è dietro l’angolo.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca