Secondo i giudici europei è assente un sistema che eviti la proliferazione delle discariche abusive
La Corte europea di giustizia ha inflitto all’Italia una multa forfettaria di 40 milioni di euro per il mancato rispetto della normativa Ue in materia di gestione dei rifiuti e delle discariche a cui si aggiungeranno penalità fino a un massimo di 42,8 milioni per ogni semestre che passerà dalla sentenza fino alla messa in regola delle 218 discariche illegali presenti sul territorio italiano.
La multa è il risultato di sette anni di richiami Ue: delle centinaia di procedure aperte ogni anno, solo pochissime arrivano a una sanzione e solo in casi di perduranti ritardi. Ma in questo caso, dichiara la sentenza, «l’inadempimento perdura da oltre sette anni» e “le operazioni sono state compiute con grande lentezza” tanto che «un numero importante di discariche abusive si registra ancora in quasi tutte le regioni italiane”.
Secondo i giudici europei, le procedure italiane non garantiscono la salute umana e la protezione dell’ambiente, soprattutto per i mancati controlli sui rifiuti pericolosi e l’assenza di un sistema che eviti la proliferazione delle discariche abusive.
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