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DISAGI OSPEDALE: IL SINDACO SCRIVE A MASSIMO RUSSO

 Il sindaco Vito Bono ha inviato una lettera al presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, all’assessore regionale alla Sanità e al commissario dell’Asp di Agrigento Salvatore Messina. Il sindaco Bono ha chiesto una urgente verifica e un incontro con le autorità sanitarie, non escludendo di mettersi alla testa di un movimento di protesta di cittadini.

Ecco il contenuto della missiva: “Una dettagliata e allarmata lettera della sezione di Sciacca del Tribunale per i Diritti del Malato e vari reportage dei locali organi di informazioni hanno evidenziato una situazione di caos e di estremo disagio per i pazienti, molti dei quali anziani, nella Medicina d’Urgenza dell’ospedale “Giovanni Paolo II” della mia Città. Si parla soprattutto di anziani costretti per diversi giorni sulle barelle in attesa di un posto letto nei reparti dell’ospedale di Sciacca o di altri nosocomi siciliani. Una situazione incresciosa, mortificante e inaccettabile che costringe il personale del Pronto Soccorso e gli organismi direttivi ad un estenuante lavoro. Il Governo regionale, è indubbio, ha in questi anni, tra mille difficoltà, compiuto un grande sforzo per riformare la sanità siciliana, ridurre i costi inutili, eliminare gli sperperi, ottimizzare la spesa. Non è stato facile giungere a certi risultati, a far quadrare i conti mantenendo la qualità dei servizi, come non è facile per chi governa un ente locale amministrare con un bilancio che si assottiglia ogni giorno di più. Ma con la salute dei cittadini, nei pubblici presidi sanitari, non si possono ammettere situazioni come quella sopra descritta non si sa se causata da gravi carenze, tagli inopportuni, distrazioni, disattenzioni. Rimane il fatto che gravi disagi sono accaduti e a subirli sono stati i nostri concittadini e le persone che dai paesi vicini si servono della nostra struttura. Alla luce di quanto descritto, si chiede agli organi di governo e all’assessorato regionale alla Sanità di intervenire, per effettuare una meticolosa e urgente verifica di quanto è avvenuto, per accertare se sia necessario migliorare i servizi e potenziare il personale, se non sia il caso di incrementare anche il numero dei posti letto in Medicina Generale in base anche alle necessità stagionali o a bisogni improvvisi e imprevedibili. Al direttore provinciale dell’Asp di Agrigento che legge per conoscenza, si chiede un incontro in una giornata della prossima settimana che cortesemente vorrà comunicare. La città di Sciacca non può accettare i disagi e i disservizi all’interno del suo presidio sanitario. Se non si dovessero prendere gli opportuni ed efficaci provvedimenti, non escludo di mettermi alla testa di un movimento di protesta di cittadini. Mi permetto, infine, di non condividere la decisione delle autorità sanitarie di non consentire alle tv locali, come ormai da tradizione in ogni località sede di ospedale, di riprendere il primo nato del 2012”.

Redazione Corriere

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