Direttivo Ati scaduto a dicembre, assemblea dei sindaci cerca sostituto di Francesca Valenti

SCIACCA. Il direttivo dell’Ati Idrico di Agrigento è in regime di prorogatio. L’organo pubblico elettivo è scaduto lo scorso 31 dicembre e dovrà essere rinnovato. E’ uno dei due adempimenti che l’assemblea deve definire in occasione della prossima riunione che deve ancora essere convocata, insieme alla scadenza dell’affitto del ramo d’azienda delle fallite Girgenti Acque e Hydortecne da parte dell’Aica, la cui scadenza è fissata a fine gennaio.

Il presidente dell’assemblea dei sindaci, Alfonso Provvidenza, ci dice che la convocazione è imminente, ma al momento la questione del rinnovo degli organi direttivi non sembra tra i primi pensieri dei sindaci, impegnati come sono in mille emergenze.

“Non ne abbiamo ancora parlato – dice il presidente uscente Francesca Valenti – affronteremo il tema quando torneremo a rivederci, cercheremo di trovare un’intesa unitaria, come abbiamo sempre fatto nel corso del 2021, l’anno nel quale abbiamo dato una svolta importante alla gestione del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento con la nascita dell’azienda consortile e l’avvio della gestione pubblica”.

Alla luce della scadenza del mandato di sindaco di uno dei Comuni che fanno parte dell’azienda consortile, previsto per il prossimo mese di giugno, c’è da immaginare che l’Ati debba pensare ad un nuovo presidente, ma la Valenti fa sapere che anche questo non è un problema a cui lei ha pensato e di cui ha parlato con gli altri sindaci e componenti del direttivo.

Fanno parte dell’organo eletto nel 2017, oltre alla Valenti che ne è presidente, il sindaco del Comune di Santa Elisabetta Domenico Gueli, che detiene la carica di vice presidente, ed il consiglio formato dal sindaco del Comune di Montevago Margherita La Rocca, dal sindaco del Comune di Agrigento Francesco Miccichè, i primi cittadini di Palma di Montechiaro Stefano Castellino, di Bivona Milko Cinà.

Anche per il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, l’intesa raggiunta nei mesi scorsi tra gli amministratori dei Comuni consorziati deve essere prioritaria: “Non credo ci saranno difficoltà ad eleggere il nuovo direttivo dell’Ati – dice – quello che conta è viaggiare tutti in un’unica direzione, quella di migliorare il servizio idrico integrato nei nostri territori e superare le criticità attuali. Sara necessario avere un presidente che possa impegnarsi in modo concreto e seguire da vicino le problematiche”. 

Giuseppe Recca

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