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DI PAOLA REPLICA A ZAMMUTO: “NON FA SINDACATO, MA STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE”

Alle dure critiche del segretario della Camera del Lavoro di Sciacca, Franco Zammuto, replica prontamente il sindaco Di Paola che rimane “sbalordito dalle affermazioni”. Per Di Paola imane un forte dubbio: “Si fa così il sindacato?”, oppure il sindacato fa politica “attaccando proprio sul piano politico un’Amministrazione comunale?”.

Fabrizio Di Paola si è deciso a rispondere alle accuse politiche della Camera del Lavoro “perché stanco di incassare colpi per responsabilità che non mi appartengono e stanco di subire speculazioni politiche da soggetti che, rivestendo un altro ruolo importante, non ne avrebbero titolo”.

E’ amareggiato il sindaco nei confronti di Franco Zammuto perchè “sminuisce o addirittura cancella tutto quello che è riuscito a fare l’Amministrazione comunale. Anche l’ultima proroga di un anno ai lavoratori precari, cosiddetti contrattisti, è un atto dovuto. Tutto quello che si fa è un atto dovuto”.

Per quanto riguarda le Terme, Di Paola replica a Zammuto evidenziando “il gran lavoro fatto in questi anni dall’Amministrazione comunale e dal sindaco”, ma tutto questo viene “inspiegabilmente disconosciuto”.

Non ci sta Fabrizio Di Paola, specie quando si immagina che “i  risultati già raggiunti sono sempre merito di altri. Come saranno sicuramente di altri i meriti degli altri il raggiungimento di obiettivi su cui siamo impegnati. Un ente locale cosa può fare più di quello che ha fatto il Comune di Sciacca per promuovere, valorizzare, far crescere i diversi settori economici della città come il turismo, la pesca, l’artigianato, l’enogastronomia e favorire anche la nascita di nuovi servizi?”.

Per Di Paola, con la generica espressione “politiche del lavoro” si cade sempre nell’equivoco. “Un ente locale non è un centro per l’impiego o un’industria né ha poteri legislativi specifici. Il Comune non dà lavoro ma, semmai, crea le condizioni per lo sviluppo o si attiva per il mantenimento delle sue aree produttive. Non siamo stati a guardare come dice il segretario della Camera del Lavoro. Abbiamo agito, quotidianamente, usando ogni strumento, in un periodo, non dimentichiamolo mai, di fortissima crisi economica generale in Italia e non a Sciacca. E quello che si è fatto nel nostro comune, in un drammatico contesto storico, è tanto e questo lo si deve riconoscere”. 

Redazione Corriere

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