“Sono molto turbato dell’esposto”, ha detto, puntualizzando che non darà seguito a querele
Il sindaco Fabrizio Di Paola, nel corso della seduta del Consiglio comunale suo intervento iniziale, ha dato ampie spiegazioni sui vari passaggi che hanno caratterizzato queste ultime settimane e che riguardano gli sversamenti di liquami alla Foce di Mezzo, ma anche al Cansalamone.
Il sindaco, carte alla mano, ha documentato tutte le azioni poste in essere, tutta la corrispondenza intercorsa con la Girgenti Acque, con l’Ato, con la Conscoop, ma anche con gli altri uffici competenti.
L’intervento del sindaco si è svolto tutto a chiarire i punti messi per iscritto in una lettera firmata dai presidenti dei Comitati di quartiere e inviata alla Prefettura e alla Procura della Repubblica.
Nella lettera, i presidenti dei quartiere hanno evidenziato una mancanza di azioni da parte dell’Amministrazione comunale sulla vicenda che ha destato scalpore e che ha interessato il mancato funzionamento, o malfunzionamento, del depuratore.
“Sono rimasto turbato, profondamente turbato, dall’esposto dei concittadini. Io non sono e non sarò mai contro i miei concittadini, e non intendo dare seguito per vie legali”. Ma il sindaco, però, ha avvertito: “Invito a misurare il linguaggio e avere contezza delle cose che si scrivono”.
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