La Corte di assise di appello ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado riducendo la pena della reclusione da 9 anni e 5 mesi a 8 anni e 6 mesi a Giuseppe Palumbo, 37 anni di Santo Stefano Quisquina, per aver ucciso lo zio Stefano Palumbo, con due colpi di fucile. La Corte ha riconosciuto la semi infermità mentale.
Inoltre, ha disposto per l’imputato la misura di sicurezza per 5 anni, perchè ritenuto persona pericolosa. La sentenza di prima grado fu emessa dal Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Sciacca, Salvatore Giannino, il 10 settembre del 2010. Oltre alla pena detentiva, il Gup condannò Palumbo al risarcimento del danno in favore della parte civile nella somma complessiva di 420.000 euro così suddivisa: 100.000 euro per ciascuno dei tre figli, e 90.000 euro alla vedova.
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