SCIACCA. La segreteria cittadina e il gruppo consiliare DC di Sciacca si sono riuniti esaminare l’esito delle recenti elezioni provinciali, alla presenza del leader regionale Totò Cuffaro e del deputato regionale Carmelo Pace. In primo piano l’alleanza che si è formata tra Forza Italia, MPA e Partito Democratico, che ha determinato una spaccatura nel centrodestra e che sembra cominci ad avere strascichi sia nei consigli comunali della provincia (già a Sciacca i primo segnali) ma anche a livello regionale. Secondo la DC oltre agli effetti dannosi nell’equilibrio della coalizione, si starebbe generando anche confusione nell’elettorato. Per i cuffariani saccensi, il risultato provinciale del partito è stato comunque positivo. E c’è soddisfazione anche per il risultato di Filippo Bellanca nonostante la mancata elezioni nel nuovo consiglio provinciale. “Un ringraziamento sentito va ai consiglieri comunali, agli amministratori e a tutte le realtà locali della provincia di Agrigento che hanno sostenuto la candidatura di Bellanca – dice il segretario cittadino Giuseppe Milioti – dimostrando compattezza e spirito di collaborazione”. Nel criticare la norma che esclude i cittadini dal voto, il gruppo saccense e lo stesso Milioti, sottolineano che il dato importante è stato anche il voto in provincia, che ha confermato la DC secondo partito della provincia, a soli 0,50 punti percentuali da Forza Italia, prima forza politica. “Auspichiamo un ritorno all’unità del centrodestra – dicono – superando le alleanze incoerenti che rischiano solo di confondere i cittadini e indebolire l’identità politica del nostro schieramento. Occorre ricostruire un dialogo serio e costruttivo, sia a livello provinciale che comunale, per offrire una proposta credibile, alternativa e coesa al governo attualmente in carica”. Critiche poi al neo consigliere provinciale di Forza Italia Alessandro Grassadonio dopo le sue dichiarazioni rilasciate a Rmk Tv: “Sono state parole maldestre – dicono – che hanno indirettamente screditato il ruolo del consiglio comunale e l’impegno dei consiglieri. Sono state inopportune e hanno contribuito ad agitare ulteriormente il clima politico e istituzionale.
Da chi ricopre una carica di garanzia e di coordinamento dei lavori d’aula – seconda solo a quella del Presidente – – aggiungono i rappresentanti Dc – ci si aspetterebbe senso di responsabilità e sobrietà istituzionale. Ci auguriamo, pertanto, che episodi del genere non si ripetano, perché affermazioni di questo tipo non contribuiscono affatto a sanare le fratture che già esistono e che, invece, richiedono dialogo, rispetto reciproco e spirito costruttivo. La vera sfida politica – concludono – sta nel rafforzare i valori fondanti della coalizione di centrodestra e nel ritrovare quella compattezza necessaria per costruire un futuro solido, partecipato e, soprattutto, avvincente per la nostra comunità”.
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