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DANNI NUBIFRAGIO, I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE CHIEDONO AIUTO: “LA SCIACCA-CALTABELLOLTTA-SAN CARLO IMPRATICABILE”

Pesanti disagi per le popolazioni. La criticità della viabilità provinciale si è aggravata pesantemente con le ultime piogge

I gruppi consiliari di minoranza hanno inviato una lettera al Prefetto di Agrigento e al Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, al fine di evidenziare le pessime condizioni delle strade provinciali.

I gruppi di minoranza chiedono un immediato intervento di messa in sicurezza e di sistemazione delle stesse.

“Con rammarico siamo costretti- scrivono- a sollecitare l’attenzione per lo stato di abbandono nel quale versano diverse vie provinciali di assoluta importanza e per denunciare l’insostenibilità di una situazione che si protrae ormai da anni e che ha raggiunto un alto livello di pericolosità”.

Le strade provinciali cui fanno riferimento sono la Sciacca–Caltabellotta– San Carlo, e il tratto che dal bivio Verdura conduce a Caltabellotta.

“La decisione è maturata – spiegano i consiglieri del Pd, Mario Abbruzzo e Rosalinda Tornetta e dell’ Alternativa, Beatrice Caruso, Federico Sala e Maria Castrogiovanni – per la gravità della situazione, per le reiterate sollecitazioni e segnalazioni pervenuteci e a seguito della mancanza di certezze sul cronoprogramma degli interventi di sistemazione della viabilità provinciale”.

La condizione della SP 37, sia nel tratto che collega Sciacca a Caltabellotta, sia nel tratto che collega Caltabellotta al piccolo centro di San Carlo, si è aggravata notevolmente a seguito dei nubifragi che hanno battuto il territorio montano. La sede stradale presenta un serie di criticità, con pericolosi avvallamenti e con la presenza di parecchie fessure trasversali e longitudinali all’asse della strada, buche.

Inoltre, Mario Abbruzzo e Rosalinda Tornetta e dell’ Alternativa, Beatrice Caruso, Federico Sala e Maria Castrogiovanni, ricordano che è stato “più volte verificato che la scarsa opera di pulizia e manutenzione dei canali e fossi laterali sulla suddetta strada fa sì che le acque di scolo, non adeguatamente regimentate e convogliate, in occasione delle piogge tracimano trasportando vegetazione e detriti che inondano la sede stradale e provocano diversi disagi e pericoli” .

Già nel Febbraio del 2015 la SP n°37 che collega Caltabellotta con San Carlo, frazione del comune di Chiusa Sclafani, al confine con la provincia di Palermo, è interdetta al traffico per il crollo del ponte ed una frana lungo il tracciato, che a seguito del nubifragio di fine Novembre e di Gennaio, la situazione è divenuta insostenibile, tanto che gli organi preposti hanno disposto la chiusura della tratto Sciacca – Caltabellotta, per circa un mese nel primo caso e oggi ordinano il divieto di transito per i mezzi pesanti tra cui autobus e camion merci.

“Questo tratto di provinciale risulta compromesso da tempo, abbandonato da troppo, ma comunque sia, rimane l’unica fondamentale arteria per raggiungere il centro urbano anche per coloro che percorrono la strada provinciale n° 36 “Bivio Verdura-Caltabellotta”, aggiungono, evidenziando la preoccupazione “che il nostro Comune possa da un momento all’altro ritrovarsi isolato dal resto della provincia e della Sicilia, comportando non solo dei pesanti disagi ai cittadini caltabellottesi diretti ai posti di lavoro, alle scuole, ai tribunali, agli uffici di diverso genere, ma anche gravi ripercussioni sull’economia cittadina basata su turismo e commercio di beni e prodotti tipici”, così fa seguito la minoranza consiliare”.

Sottolineano anche che il loro più grande timore deriva dalla “completa inadeguatezza delle strutture sanitarie presenti sul territorio di Caltabellotta, che per la scarsità di materiale sanitario e di strumenti e attrezzature non sono in grado di affrontare le più piccole emergenze”.

“Questa situazione è intollerabile e va affrontata in tutta la sua gravità”, concludono. 

Redazione Corriere

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