Cronaca

«Dai depuratori di Sciacca, Ribera e Licata in mare 12 milioni di metri cubi d’acqua pulita ogni anno»: la denuncia di Mareamico

“È necessario che l’assessorato all’Agricoltura appronti immediatamente un sistema finalizzato all’utilizzo di queste acque».

Si gettano in mare circa 12 milioni di metri cubi di acqua pulita l’anno, provenienti dai depuratori di Sciacca, Ribera e Licata. A segnalarlo, in una lettera al presidente della Regione Renato Schifani, l’associazione Mareamico di Agrigento in riferimento al comprensorio irriguo del Consorzio di bonifica Agrigento 3. «Storicamente – dice il responsabile dell’associazione ambientalista Claudio Lombardo – la provincia di Agrigento è la più assetata d’Italia, sia per gli usi civici che per le campagne. Ma mentre si cercano fonti alternative, si disperdono risorse idriche che potrebbero essere utilizzabili: un fatto gravissimo ed inspiegabile».

L’associazione Mareamico fa notare inoltre che presto anche il depuratore di Agrigento si aggiungerà a quelli tuttora in funzione. «Ma piuttosto che distribuire tutta quest’acqua per le irrigazioni – dice Lombardo – nessuno si è ancora preso la briga di affidarla al consorzio di bonifica. Il fabbisogno irriguo del consorzio Agrigento 3 – aggiunge – è di circa 50 milioni di metri cubi l’anno, e nel 2024 si è riusciti a fornirne solo 17 milioni. Tutta acqua proveniente in gran parte dagli invasi Garcia, Arancio, Prizzi Gammauta, Castello, San Giovanni, Furore e Fanaco. Tutto questo è successo mentre l’acqua depurata dagli impianti comunali è stata gettata in mare. È necessario che l’assessorato all’Agricoltura appronti immediatamente un sistema finalizzato all’utilizzo di queste acque». , che presto anche il depuratore di Agrigento si aggiungerà a quelli tuttora in funzione.

«Ma piuttosto che distribuire tutta quest’acqua per le irrigazioni – dice Lombardo – nessuno si è ancora preso la briga di affidarla al consorzio di bonifica. Il fabbisogno irriguo del consorzio Agrigento 3 – aggiunge – è di circa 50 milioni di metri cubi l’anno, e nel 2024 si è riusciti a fornirne solo 17 milioni. Tutta acqua proveniente in gran parte dagli invasi Garcia, Arancio, Prizzi Gammauta, Castello, San Giovanni, Furore e Fanaco. Tutto questo è successo mentre l’acqua depurata dagli impianti comunali è stata gettata in mare. È necessario che l’assessorato all’Agricoltura appronti immediatamente un sistema finalizzato all’utilizzo di queste acque».

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