Sciacca

Da tre settimane al buio l’anello viario che collega le vie Amendola superiore, Ovidio, la parte iniziale di Corso Miraglia e via Papa Giovanni XXIII

Grave situazione di pericolo pubblico. I consiglieri comunali Blò e Brucculeri hanno presentato interrogazione all’Amministrazione. Un grave disservizio a cui aggiungere un fondo stradale profondamente sconnesso e dissestato da numerose buche e asperità

SCIACCA- Da circa tre settimane, l’anello viario che collega via Amendola superiore, via Ovidio, la parte iniziale di Corso Miraglia e via Papa Giovanni XXIII versa in uno stato di completa oscurità notturna a causa dell’interruzione dell’illuminazione pubblica. I consiglieri comunali Blò e Brucculeri hanno presentato una interrogazione comunale all’Amministrazione comunale per segnalare tale disservizio a cui si aggiunge un fondo stradale profondamente sconnesso e dissestato da numerose buche e asperità, che rende il transito estremamente pericoloso. Vi è il serio rischio per l’incolumità dei motociclisti e dei pedoni, configurando una situazione di emergenza per la sicurezza dei cittadini.
“Pur operando in regime di gestione provvisoria, l’Amministrazione Comunale di Sciacca ha ritenuto possibile e urgente approvare spese significative per manifestazioni come “Estate Saccense 2025”, evidenziano i due consiglieri comunali ma “la stessa urgenza e lo stesso metodo non sembrano essere stati applicati in una situazione in cui è in gioco la vita umana, la sicurezza dei cittadini e l’integrità fisica delle persone”. Con l’interrogazione, Blò e Brucculeri chiedono all’Amministrazione comunale quali iniziative urgenti intenda adottare per il ripristino immediato dell’illuminazione pubblica sull’intero tratto dell’anello viario che collega Via Amendola superiore, Via Ovidio, Corso Miraglia (tratto iniziale) e Via Papa Giovanni XXIII; quali interventi di manutenzione straordinaria del manto stradale sono previsti per garantire il completo ripristino della sicurezza del transito veicolare e pedonale nel suddetto tratto, e con quali tempistiche verranno realizzati; per quale motivo non sia stata applicata la stessa urgenza e lo stesso ricorso all’Art. 163 T.U.E.L. per affrontare una situazione di grave pericolo per la sicurezza dei cittadini, analogamente a quanto avvenuto per l’approvazione di altre spese, e quali siano le motivazioni che impediscono un intervento immediato in un contesto di rischio per l’incolumità pubblica”.

Filippo Cardinale

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