Il Consigliere Comunale Alessandro Curreri reitera all’Amministrazione comunale la sua proposta di deliberazione sui “Matrimoni fuori dal Comune”. L’idea di Alessandro Curreri è di “pensare a Sciacca come Destination Wedding. Insomma, bisogna spingere sul “turismo nuziale”.
Curreri spiega che diverse richieste di turisti purtroppo non sono state accettate a causa di ostacoli burocratici. Bisogna superare queste difficoltà tecniche perché, secondo stime di Curreri, “ogni matrimonio fuori dalla sede del Comune porta un indotto complessivo, di circa 30.000 euro. Questa proposta è una vera e propria scommessa economica”.
Per Curreri, Sciacca “sta assistendo ad una emigrazione senza precedenti: tanta manodopera formata e specializzata nel settore alberghiero e ricettivo, lascia la città in cerca di lavoro e troppo spesso difficilmente riesce a tornare”. Con il nuovo Regolamento proposto dal Capogruppo del Movimento 5 Stelle, si potranno celebrare matrimoni fuori dal Palazzo di Città, in locations quali la chiesa della Raccomandata, il Castello Luna, piazza Angelo Scandaliato, nonchè scenari incantevoli come le nostre spiagge.
Curreri sostiene che la “Democrazia Partecipata” potrebbe infine servire a creare un fondo/premio per incentivare la nascita di imprenditoria giovanile attraverso un concorso di idee. Un gruppo di giovani formati può avere una idea di aprire una società turistica o innovativa, come ad esempio una ditta di Catering”.
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