Crisi politica e toto assessori: il sindaco deve cercare nomi di qualità

Dopo la revoca del mandato a Di Paola, Curreri e Gulotta, il primo cittadino deve ricostruire la squadra. Tra professionisti e figure vicine, la scelta non può più attendere.

SCIACCA. La crisi politica aperta dalla revoca del mandato a tre assessori della giunta Termine segna un passaggio delicato per il Comune. Il sindaco non può permettersi di restare a lungo senza una squadra completa: le deleghe vacanti riguardano settori cruciali come servizi idrici, lavori pubblici e cultura. Il “toto assessori” è già partito. Questa volta Termine non deve attendere le segnalazioni dei partiti che lo sostengono, ma deve puntare su persone di fiducia o professionisti capaci di garantire competenze e concretezza. Per lui è una nuova sfida, sempre che abbia il tempo di portarla avanti visto che si torna a parlare di mozione di sfiducia. Chi è stato messo alla porta ha comunque dato un contributo importante, da Valeria Gulotta che è stata in carica per oltre tre anni a chi, come Curreri e Di Paola, si era insediato un anno fa. Nell’anno e mezzo di mandato residuo occorre imprimere un’accelerazione, con figure che sappiano incidere subito, pur dovendo fare i conti con un sistema comunale dalle risorse umane limitate.
Tra i nomi che circolano (ma sono solo voci e idee, non ci sarebbero al momento contatti reali), spiccano personalità che hanno già dimostrato di saper fare bene nei rispettivi ambiti: alcuni sono persone a lui vicine, che hanno condiviso le sue scelte, altri tecnici con esperienza nel settore idrico, professionisti della progettazione e della gestione dei lavori pubblici, operatori culturali e turistici che hanno dato vita a iniziative di rilievo. Tutti profili che, se scelti, dovranno però misurarsi con la macchina amministrativa e con le inevitabili difficoltà di bilancio.
L’ipotesi di accordi con forze di opposizione appare al momento remota, ma non del tutto esclusa. In ogni caso, la partita si gioca sulla qualità: Sciacca ha bisogno di assessori che non siano semplici pedine politiche, ma interpreti di un progetto di rilancio. E che sappiano dimostrare di essere almeno a pari livello degli assessori licenziati. Termine lo sa bene: la credibilità della sua giunta passa dalla capacità di scegliere persone che sappiano trasformare competenze e visione in risultati tangibili. Riuscirà in questa difficile impresa ? I professionisti che abbiamo indicato nel nostro collage fotografico sono solo indicativi, persone che sono al centro della vita pubblica, con vari ruoli. E che nel loro settore sono anche brave. Magari non sono per nulla interessate ad assumere un ulteriore ruolo amministrativo di grande responsabilità. E per questo la nostra idea deve essere presa dai lettori, e dagli interessati, con il beneficio dell’inventario. Ma chissà. Magari la nostra è la giusta imbeccata per il primo cittadino.