Crisi idrica: polemiche a Sciacca e sindaco sotto accusa

La maggioranza ha difeso l’operato del sindaco, sottolineando come le criticità nascano dalla gestione dell’Aica e dalla lentezza della Regione nell’attuare soluzioni già previste

Durante l’ultima seduta del consiglio comunale, il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, ha annunciato un incontro con il prefetto di Agrigento, previsto per venerdì 18 luglio, per affrontare l’emergenza idrica e le carenze manutentive che affliggono il territorio. Il Comune, ormai privo di fondi compensativi, non è in grado di effettuare riparazioni, mentre Aica fatica persino a garantire il pronto intervento.

L’intervento del sindaco ha acceso un vivace dibattito in aula. L’opposizione ha criticato il ritardo nell’attivazione istituzionale, accusando l’amministrazione di mancata vigilanza sulla gestione Aica e denunciando gravi disservizi come l’irregolarità dell’erogazione, le autobotti non coordinate e l’imposizione dei codici Odi solo a Sciacca. Anche la governance dell’ente è sotto accusa: il CDA è azzerato da settimane e non sono ancora stati designati i tre nuovi membri tra le 17 candidature disponibili. La maggioranza ha difeso l’operato del sindaco, sottolineando come le criticità nascano dalla gestione dell’Aica e dalla lentezza della Regione nell’attuare soluzioni già previste, come il dissalatore di Porto Empedocle.