Nei primi sette mesi del 2025, i reati complessivi commessi in Italia sono diminuiti del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dal dossier del Ministero dell’Interno, diffuso in occasione del Ferragosto. Un dato positivo, che però si accompagna a segnali allarmanti sul fronte della violenza di genere e del terrorismo.
Tra gennaio e luglio si sono registrati 184 omicidi, in lieve aumento (+3,4%) rispetto ai 178 del 2024. In calo invece le violenze sessuali denunciate, passate da 4.202 a 3.477, e le rapine, scese da 16.914 a 15.780. Anche il numero di persone denunciate, arrestate o sottoposte a misure cautelari è diminuito.
Il dato più preoccupante riguarda i femminicidi: 60 donne uccise nei primi sette mesi dell’anno, solo una in meno rispetto al 2024. Diciotto vittime erano di origine straniera, mentre 38 sono state assassinate da partner o ex partner. Ben 51 dei 60 femminicidi sono avvenuti in ambito familiare o affettivo.
A fronte di questi numeri, crescono gli strumenti di prevenzione: gli ammonimenti dei questori sono aumentati del 70,6%, quelli per stalking dell’84,6%, e le segnalazioni per violenza domestica del 63,6%. Al 8 agosto risultano attivi 12.192 braccialetti elettronici, di cui 5.929 antistalking.
Le operazioni antidroga sono diminuite rispetto al 2024, ma le quantità sequestrate sono aumentate del 12%, passando da 26.149 a oltre 29.275 chili.
Dal 22 ottobre 2022 al 31 luglio 2025 sono stati espulsi 203 cittadini stranieri sospettati di terrorismo. Solo nel 2025, gli arresti di “estremisti” sono stati 20, con un incremento del 53,8% rispetto all’anno precedente. Sei di loro sono minorenni.
Sul fronte della sicurezza informatica, i casi scoperti sono saliti da 80 a 125 (+56,3%), mentre le persone indagate sono raddoppiate: 40 contro le 21 del 2024.
Il dossier registra anche un miglioramento della sicurezza stradale: -4,4% di incidenti mortali e -2,1% di incidenti totali. Le vittime sono state 710, contro le 761 dello scorso anno, mentre i feriti sono scesi a 23.697.
Importanti investimenti nella lotta alla criminalità organizzata: 300 milioni di euro per 251 interventi di recupero e valorizzazione di beni confiscati nel Mezzogiorno. Sono stati destinati 3.293 immobili e registrati 1.253 beni mobili, con un incremento del 415,6% rispetto al 2024. Crescono anche le interdittive antimafia (+20%) e i contributi alle vittime: 12,3 milioni di euro erogati nel 2025.
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