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CONTRIBUTO 800 MILA EURO ALLE TERME: STOP DALLA PRESIDENZA DELL’ARS E STRALCIATO DAL BILANCIO PROVVISORIO

Siamo alle solite e facili enunciazioni dei politici, che sembrano vivere nel paese delle meraviglie

L’esercizio provvisorio viene svuotato da una serie di norme che tornano in commissione. Tra queste, il “contributo” di 800 mila euro alla terme di Sciacca Spa. Questo è quanto deciso nella breve seduta d’Aula di oggi a Sala d’Ercole.

La presidenza dell’Ars ha deciso di stralciare una serie di norme dal ddl sull’esercizio provvisorio. Il presidente, Giovanni Ardizzone, ha evidenziato la carenza di relazioni tecniche su una serie di argomenti.

la conseguenza è che si allungano di parecchio i tempi per lo stanziamento di somme a società partecipate (tra le quali terme di Sciacca Spa), enti locali ed ex Pip. Incardinati in Aula i disegni di legge sui precari degli enti locali e sulle camere di commercio, che saranno affrontati insieme all’esercizio provvisorio il 7 gennaio.

Nel dettaglio, le norme stralciate “in quanto concernenti materia non trattata dalle Commissioni di merito, comportanti nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione e non riconducibili alle finalità del disegno di legge che prevede, oltre all’autorizzazione all’esercizio provvisorio, soltanto l’autorizzazione di spese obbligatorie e indifferibili, al fine di evitare il blocco dell’attività amministrativa” si riferiscono al  Comune di Acireale colpito da avversità atmosferiche, lo stanziamento relativo ai lavoratori stagionali Esa, quello per Sviluppo Italia Sicilia, Terme di Sciacca e per le iniziative della ex Tabella H, l’articolo che prevedeva misure per il risanamento enti teatrali e musicali e quello che stanziava le somme per gli stipendi degli ex Pip.

“Le suddette disposizioni – ha spiegato Ardizzone – sono contestualmente inviate alle competenti Commissioni per essere esaminate con priorità, previa acquisizione di idonea relazione tecnica, in autonomi disegni di legge che saranno trattati in Aula subito dopo l’approvazione del disegno di legge di autorizzazione all’esercizio provvisorio, in una apposita finestra legislativa”.

“Venendo meno il Commissario dello Stato– dice Nino D’Asero, capogruppo di Ncd – occorre predisporre gli atti con accortezza e accorgimenti tecnici superiori, per renderli inattaccabili, visto che ora dovremo affrontare gli eventuali rilievi degli uffici della Presidenza del Consiglio dei ministri”.

Sull’emendamento a firma di Di Mauro e sostenuto anche da M5S si era creato pochissimi giorni fa subito un clima da “compiacimento”, esternato con comunicati stampa. La vicenda delle Terme è assai complessa e parecchi politici sembrano sconoscere le norme comunitarie sulla libera concorrenza delle società private e le partecipate con capitale pubblico.

 

Redazione Corriere

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