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CONSULTA COMUNALE SPORT: GERALDI SI DIMETTE PRIMA DELL’ELEZIONE DEL DIRETTIVO

Giuseppe Geraldi, eletto solo 20 giorni fa presidente della Consulta dello sport, fa un passo indietro. In occasione della riunione che doveva eleggere il direttivo della Consulta, ha presentato le dimissioni, motivando tale scelta con le polemiche sollevate dalla sua elezione a Presidente.

“Ho deciso di dimettermi – scrive – anche per evitare che qualcuno usi la mia immagine per scopi personali, prendendo le distanze da chi dice di appoggiarmi solo con le parole e non con i fatti. Pertanto mi riprometto di promuovere lo sport in altre sedi visto che fino ad oggi ho solo assistito a polemiche , poco costruttive e ostruzionistiche e non a fatti concreti. La mia intenzione – aggiunge – era quella di mettere a disposizione della città il mio tempo e la mia esperienza in campo sportivo. Evidentemente questo da alcuni non è stato capito. Ringrazio le società che mi hanno votato e quelle che non lo hanno fatto e mi auguro in futuro di avere l’ occasione di lavorare con loro. Colgo l’ occasione per augurare al nuovo Presidente e alla Consulta tutta un buon lavoro”.

Geraldi, che da un paio di settimane gioca con il Mazara, nel campionato di Eccellenza, non fa nomi e nemmeno precisi riferimenti a fatti. In realtà, nessuno ha mosso polemiche sulla sua elezione e sulla sua figura di sportivo che ha fatto tanta esperienza. I problemi hanno riguardato una delle società sportive che per un errore del Comune non erano state invitate all’assemblea per l’elezione del presidente, la Discobolo di Pippo Simone Vullo, che per diversi giorni ha sollevato la questione di un’elezione che non sarebbe stata valida per la mancata convocazione di tutte le rappresentanze societarie. Simone Vullo, in sostanza, sosteneva la necessità di andare a nuove elezioni, ribadendo in più occasioni che per lui la figura di Giuseppe Geraldi era quella giusta per il vertice di un organismo che ha potere consultivo e che serve a suggerire all’amministrazione le linee d’intervento.

Ora si dovrà andare a nuove elezioni, le società sportive dovranno trovare un accordo per individuare tra i dirigenti chi potrà rappresentarli nel confronto con le autorità cittadine, alle quali si chiede ogni giorno di prestare attenzione allo sport ed al ruolo sociale che esso riveste.

Redazione Corriere

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