AGRIGENTO- Un decreto esecutivo che rischia di mettere in ginocchio il polo universitario agrigentino. Il legale dell’ente ha illustrato le soluzioni possibili per tentare di evitare le pesanti conseguenze economiche che potrebbero derivare dall’attuazione del decreto ingiuntivo. Si tenta di percorrere la strada della mediazione con l’Università di Palermo che possa scongiurare l’avvio della procedura di pignoramento. Un passaggio considerato cruciale per garantire la continuità delle attività del consorzio e per salvaguardare l’offerta formativa sul territorio. Qualora il tentativo di conciliazione dovesse fallire, il consorzio potrebbe valutare il ricorso al giudice ordinario per opporsi alla richiesta o per rinegoziare l’entità del debito. Il debito si è accumulato negli anni e ha origine con gli accordi di collaborazione stipulati tra il consorzio e l’Università di Palermo per consentire l’attivazione e il mantenimento dei corsi universitari nella provincia di Agrigento. L’assemblea dei soci del Consorzio vuole evitare il collasso finanziario. Tra le decisioni adottate nel corso della riunione, c’è anche quella di restituire formalmente all’Università di Palermo l’immobile di via Atenea, nel cuore del centro storico di Agrigento, storica sede di alcune attività universitarie locali. La riconsegna dell’immobile rappresenta, per il consorzio, una scelta obbligata anche per alleggerire il proprio carico gestionale e per evitare ulteriori oneri di manutenzione e responsabilità civili connesse alla struttura.
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