La procedura relativa all’asta pubblica per l’appalto del servizio di “scerbatura, lavaggio strade, spurgo tombini, pulizia cunette, raccolta e smaltimento amianto nel territorio comunale di Sciacca” per l’anno 2012 è da rifare. Oggi il quotidiano La Sicilia approfondisce una questione davvero paradossale.
Dopo aver pubblicato il bando lo scorso 24 febbraio, il 6° Settore dell’Ufficio tecnico comunale è stato costretto a fare retromarcia e annullare il bando medesimo per “autotutela”in quanto illegittimo. L’importo del bando è di 205.877,29 euro al netto dell’Iva. E’ successo che l’Ufficio tecnico comunale, almeno secondo le motivazioni inserite in determina, si è reso conto che la “procedura di gara in oggetto non rispetta i contenuti dell’articolo 28 del D.Lgs. n. 163/2006 relativamente alla soglia comunitaria pari a 200 mila euro”. Adesso, gli uffici comunali sono interessati a informare dell’annullamento del bando tutte le ditte che hanno chiesto informazioni. Molto probabilmente, la grave lacuna è emersa per via di qualche segnalazione da parte di qualche ditta, bene informata sulle procedure comunitarie. Intanto, per il momento e fino a quando non verrà bandita la nuova gara, la città termale sarà priva dell’importante servizio di scerbatura, di pulizia delle cunette, del lavaggio strade e spurgo tombini, ma anche della raccolta e smaltimento dell’amianto.
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