Carnevale molto bello, ma non deve essere strumento di battaglia politica e nemmeno unico aspetto identitario del territorio
Il Carnevale di Sciacca celebra questa sera la penultima giornata. I più giovani lo vorrebbero allungare al prossimo fine settimana, i meno giovani appaiono già abbastanza stanchi: ma è il ritmo della vita, fisiologico, a dettare anche i ritmi della festa tanto amata, ed in parte odiata, dalla popolazione di Sciacca.
L’edizione 2016 è di quelle che saranno ricordate per bellezza di carri allegorici e ottimali condizioni meteo. Il primo aspetto beneficia del ritrovato entusiasmo delle associazioni culturali che hanno lavorato in modo sereno, a parte il momento “drammatico” dell’approvazione del bilancio di previsione, grazie alla certezza della disponibilità finanziaria, agli incassi extra degli sponsor sui carri e quelli di Arriva la festa. Il secondo è quello che in passato spesso la festa l’ha rovinata, ovvero la pioggia, anche quando ci sono stati carri allegorici altrettanto belli.
Ma attenzione a non fare del Carnevale di Sciacca arma di lotta politica. Sui social ci sono segnali che vanno in questa direzione: l’errore in passato è stato fatto e non deve essere ripetuto. Il carnevale è la festa di tutti, non basta essere un bravo organizzatore per fare un evento bello e luccicante, anche se con aspetti che continuano a rasentare la sagra paesana. Occorrono sempre scelte politiche chiare di fronte all’opinione pubblica, come chiara, con tutti i suoi limiti, è stata la scelta fatta dall’amministrazione comunale in carica di utilizzare gran parte dei proventi dell’imposta di soggiorno per gli aspetti organizzativi della manifestazione.
Chi amministrerà la città in futuro avrà la possibilità di proseguire su questa strada, quella di un carnevale spettacolare e bello, con tante presenze assicurate (tempo permettendo) con due week end ed esercenti contenti. Oppure quella di un carnevale in tono minore utilizzando le risorse disponibili per altri interventi in favore dell’accoglienza turistica durante tutto il resto dell’anno. Ma deve essere una scelta politica chiara fin dall’inizio, senza incertezze e titubanze. E senza che questa condizioni le scelte dell’opinione pubblica: il carnevale è una festa che dura sei giorni e non può essere l’esclusivo identitario di una città ricca di arte, cultura, storia, turismo e terme.
Stasera il penultimo atto, domani si chiude e si riprenderà la vita normale di tutti i giorni. Buon divertimento…
Foto Salvatore Ciccarello
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