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“CLASSE POLITICA INAFFIDABILE E INEFFICACE”. OSPEDALE: TUTTO COME PRIMA, CIOE’ RISCHIO DEPOTENZIAMENTO. NIENTE ANESTESITI, NIENTE INTERVENTI

Durissima la denuncia di Cittadinanzattiva, Tribunale dei Diritti del Malato e Procuratori dei Cittadini. “Siamo accanto alla Commissione consiliare Sanità e pronti a dure battaglie”

Cittadinanzattiva, Tribunale dei Diritti del Malato e Procuratori dei Cittadini ritornano ad evidenziare i disservizi dell’ospedale di Sciacca, senza anastesisti e con la sale operatorie chiuse.

“Vorremmo spiegato, dai luminari che guidano la sanità della nostra regione, come si può tenere ancora aperto un ospedale, che riceve l’utenza di oltre 100.000 abitanti del distretto, oltre agli afflussi che provengono da altre province, senza anestesisti, senza il necessario materiale più ordinario, con personale medico e paramedico insufficiente”, è la drammatica considerazione evidenziata dalle tre associazioni che non hanno esitazioni aimputare le responsabilità ad “una classe politica inaffidabile e inefficace”.

Nonostante la mobilitazione dei cittadini di Sciacca e dell’interland terminata con la raccolta di oltre 10.000 firme, con la costituzione del comitato “Diritto alla Salute”, al quale hanno aderito 33 sodalizi tra cui associazioni laiche e religiose, comitati di quartiere, circoli culturali, sigle sindacali, ordini professionali e singoli cittadini, “non si è riusciti a scongiurare il pericolo che il nostro nosocomio continua a correre di depotenziamento ma anche di chiusura”, denunciano Cittadinanzattiva, Tdm e PdC.

“Ci dicano chiaramente cosa ne vogliono fare di un presidio di sanità che ha sempre offerto nel tempo professionalità e qualità. La decisione della Commissione Sanità del Comune di Sciacca di riavviare un’altra forte protesta ha tutta la nostra approvazione e, anche a nome di tutti quei cittadini che hanno firmato la petizione e di tutti quei sodalizi che fanno parte del comitato per il diritto alla salute, siamo pronti ad affiancare la commissione per qualsiasi azione voglia intraprendere che porti finalmente alla conclusione di questa vergognosa vicenda”.

Per Gero Maggio, Lilla Piazza e Giuseppe Palazzolo “è necessario che si faccia capire ai nostri rappresentati della Regione Sicilia e in primis al presidente Rosario Crocetta che, dopo tante promesse, passerelle di politici ed eminenti rappresentanti della sanità regionale avvenute nella nostra città, non riteniamo tollerabile doverci ritrovare a riprendere la protesta solo perché chi di dovere non è riuscito ad onorare le promesse fatte ad un’intera comunità. Siamo convinti che in questo modo viene mortificata la nostra intelligenza e il nostro diritto di cittadinanza. Siamo pronti alla lotta e invitiamo la cittadinanza a seguirci”.

Redazione Corriere

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