CITTADINANZATTIVA: “SU VIA AMENDOLA NON C’E’ STATA LA STESSA FOGA PER LE GRAVI EMERGENZE DELLA CITTA'”

Una lunga e articolata riflessione di Cittadinanzattiva sulla questione del senso unico in via Amendola pone in risalto un paradosso: di alimentare una foga. Cittadinanzattiva risalta come “si è scatenato uno scontro tra cittadini, comitati forze politiche di maggioranza e di opposizioni” apparso palesemente e “senza voler offendere nessuno esagerate specialmente nel periodo storico che sta attraversando la nostra città che deve affrontare ben altre difficoltà che stanno pregiudicando il suo futuro”. Una foga che, osserva Cittadinanzattiva, non si è registrata per temi di straordinaria importanza per la città, “come la salvaguardia delle terme, l’evitare le trivellazioni che incombono sul nostro mare, l’affrontare il disagio economico di larghe fasce sociali, il cercare di non fare scappare i giovani cervelli che emigrano e che impoveriscono la città, il difendere il nostro ospedale fortemente minacciato”.

La considerazione di Cittadinanzattiva, condivisibile se si considera il periodo storico che sta caratterizzando, trae spunto dalla vicenda dell’istituzione del senso unico nella via Amendola. Il dibattito emerso in queste ultime settimane fa pensare ad una città che vive priva di problemi esistenziali. Un dibattito che, come rileva Cittadinanzattiva, non è stato alimentato per far fronte a tempi di gran lunga più vitali per la città stessa. Sulla questione del senso unico, a Cittadinanzattiva sembra che “dall’osservazione dell’attuale corso viario in orari di punta, la viabilità sia notevolmente migliorata in Via Amendola”, e di non avere “notato un eccessivo peggioramento in altre vie”.

“In molti casi- continua l’Associazione- l’ingorgo viene prodotto da un ristretto spazio lasciato attorno alla rotonda della Via Amendola, da auto in sosta selvaggia, ma anche da un imbuto stradale che non riesce a contenere un afflusso così importante di auto specialmente nelle ore di punta”. Sull’intervento sperimentale dell’Amministrazione comunale, Cittadinanzattiva si riserva “di dare ulteriori giudizi alla conclusione delle indagini che le autorità competenti stanno attuando”, sottolineando che da più parti erano pervenute alla stessa Associazione “segnalazioni di cittadini che lamentavano enormi disagi subiti nelle ore di punta per attraversare un piccolo tratto della via Amendola per lunghe code che si formavano e che portavano anche a lunghi tempi di attesa in coda per attraversare tale arteria.

Disagi che si sono intensificati nel momento in cui si è chiuso al transito il ponte sul Cansalamone specialmente nei periodi estivi”. Cittadinanzattiva ricorda, inoltre, come il comitato della Perriera “aveva proposto d’intervenire in modo globale sulla viabilità di tutta quell’area insistendo più volte sull’utilizzo della regia trazzera, dando anche suggerimenti tecnici che erano il frutto di uno studio di architetti che lo avevano stilato gratuitamente”.

Per l’Associazione, “tale soluzione avrebbe risolto in modo significativo il problema perché dava al quartiere uno sfogo viario di notevole importanza”. “Purtroppo però, come spesso accade, le indicazioni dei cittadini vengono sottovalutate e cosa ancora più grave non si è pensato d’inserire la realizzazione di questa nuova arteria nel nuovo P.R.G.”.

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