Ciclone giudiziario sulla DC: salta anche il corso di formazione politica a Ribera
Lo scorso venerdì 7 novembre è saltata la relazione di Calogero Pumilia
RIBERA. Con il ciclone giudiziario che si è abbattuto su Totò Cuffaro e sulla Democrazia Cristiana, è saltato anche il corso di formazione politica organizzato a Ribera, la città che da tre anni consecutivi ospita la Festa dell’Amicizia ed è diventata una specie di quartier generale dello scudo cruciato di sponda cuffariana.
Lo scorso venerdì 7 novembre è saltata la relazione di Calogero Pumilia, parlamentare di lungo corso di cinque legislature della Democrazia Cristiana, ex sottosegretario di Stato e poi sindaco di Caltabellotta, oggi vicino al Partito Democratico. Doveva essere l’ottavo, prestigioso relatore di un corso che nelle intenzioni dei promotori affrontava i temi di maggiore interesse della politica siciliana e nazionale. Pumilia avrebbe dovuto parlare delle correnti nella Democrazia Cristiana e di “proposta politica e strumento di potere”. Prima di lui erano intervenuti, in ordine, lo stesso Totò Cuffaro, che nella seduta inaugurale della scorsa primavera aveva parlato del ruolo dei partiti, dei movimenti, dei sindacati e della società. Poi c’era stato Giovanni Panepinto, ex deputato regionale del Pd, oggi segretario generale a Trapani, che ha ripercorso le tappe del Partito comunista nella storia italiana fino alla caduta del Muro di Berlino. E poi Gianfranco Miccichè, intervenuto sulla storia dell’Italia di Berlusconi e della Seconda Repubblica. La Dc ha ospitato anche Gaetano Galvagno, attuale Presidente dell’Ars, che ha invece relazionato sul ruolo dei giovani in politica, mentre Nino Oddo, vice Segretario nazionale del PSI, ha rievocato la vicenda Craxi fra Prima e Seconda Repubblica.
L’impegno dei cattolici in politica è stato il focus sul quale è intervenuto Decio Terrana, Segretario regionale UDC ed ex deputato regionale. E c’è stato spazio anche per Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e attuale Sindaco di Taormina, con la relazione sul sistema delle municipalità e le strategie di sviluppo. Cuffaro e il suo “delfino” Carmelo Pace avrebbero voluto coinvolgere tutte le forze politiche ed avevano anche stilato un apposito programma. Ma ci sono stati dei forfait. Hanno rinunciato a partecipare Ismaele La Vardera di Controcorrente, Nuccio Di Paola del M5S, Michele Catanzaro e Antonello Cracolici del Pd. I primi due dissero che sarebbero andati solo per dire che “l’allora governo regionale targato Cuffaro fece danni irreparabili alla politica e che continua a farla il cuffarismo”. La Dc si offese e cancellò i loro interventi. Il Pd, con il capogruppo all’Ars e con il presidente della Commissione Antimafia, annunciò la rinuncia con toni più morbidi, sostenendo che l’assenza era stata decisa alla luce della mancata partecipazione di alcuni esponenti delle opposizioni e del dibattito che si è sviluppato successivamente all’iniziale adesione.




