SCIACCA. “All’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca il cibo viene servito in contenitori non idonei di materiale plastico con il rischio di rilascio di elementi inquinanti”. Lo denuncia oggi la sezione saccense del Tribunale per i diritti del malato, che fa parte della commissione vitto del presidio ospedaliero saccense. Le criticità sono state segnalate ufficialmente al direttore generale dell’Asp ed al direttore di presidio, invitandoli ad intervenire nella fase in cui si sta definendo la nuova gara di appalto per tale servizio. Segnalato, inoltre, come i carrelli utilizzati per il trasporto degli alimenti non siano termici, con la conseguenza che il vitto nelle corsie arriva freddo e immangiabile, nonostante esca dalla cucina con qualità accettabile. “Il giudizio sulla qualità dello stesso – rileva il Tdm – è regolarmente inserito in tutti i verbali delle ispezioni effettuate , ed è stato evidenziato da quando il servizio è stato appaltato all’attuale ditta”. Pierina Di Martino e Lilla Piazza, alla guida del Tdm Sciacca, aggiungono che all’inidoneità dei carrelli si aggiunge un ritardo nella somministrazione. “Abbiamo ritenuto di sollecitare la dirigenza – concludono – a tenere in conto le nostre segnalazioni affinché la ditta che si aggiudicherà l’appalto si doti degli opportuni mezzi per evitare i disservizi segnalati”.
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