Chiude Tele Radio Sciacca: 43 anni e mezzo di storia della tv locale

SCIACCA. Nata nel settembre del 1980 sull’onda del processo che in Italia dal 1976 in poi vide la nascita delle radio private, chiude i battenti la storica emittente televisiva locale Tele Radio Sciacca.

A darne notizia sui social è stato Toni Fisco, ultimo giornalista rimasto in una redazione che fino a qualche anno fa contava su un nutrito gruppo di operatori dell’informazione locale e territoriale. Di fatto l’azienda da circa tre anni non era più emittente ma studio di produzione.

“Il Presidente di Tele Radio Sciacca, assistito dal suo legale e dal suo commercialista – informa Fisco sulla sua pagina Facebook – oggi ha convocato gli ultimi dipendenti rimasti per comunicarci che l’azienda non è più in condizioni di andare avanti e che, quindi, cesserà le proprie attività ed andrà in liquidazione. Pertanto, a giorni, ciascuno di noi riceverà una lettera di licenziamento”.

Finisce un’epoca per un’emittente che ha visto passare nei propri studi centinaia tra tecnici, giornalisti e collaboratori vari. Una fine annunciata dopo i problemi economici che, come dice lo stesso Fisco, l’emittente ha dovuto affrontare negli ultimi anni.

Trs fino a qualche anno fa dava lavoro a ben 15 persone. Per decenni la comunità saccense ha assistito alla rivalità con Rmk Tv, un aspetto questo che ha elevato la qualità dell’informazione e dell’intrattenimento.Poi c’è stato il declino, amplificato dalla crisi commerciale e soprattutto dall’avvento di internet.

L’impossibilità di rispettare il pagamento degli stipendi ha costretto lentamente quanti disponevano di questo solo reddito a dimettersi. Chi tra giornalisti e tecnici con grandi sacrifici aveva dato fiducia all’azienda, si è dovuto arrendere.

L’esclusione, nel 2022, dell’aggiornamento al digitale terrestre di seconda generazione ha sancito in modo definitivo la fine di un’epoca. Hanno pian piano lasciato Trs figure storiche dell’emittenza privata cittadina, professionisti che per il pubblico che li seguiva ogni giorno erano parte integrante del proprio nucleo familiare, da Giuseppe Pantano ad Accursio Puleo, da Giuseppe Recca a Totò La Bella, da Accursio Soldano a Gino La Bella. Sappiamo per certo che molti di loro sono andati via commossi, costretti ad alzare bandiera bianca per non compromettere del tutto la loro vita e quella della propria famiglia, oltre che la loro salute. Era rimasto solo chi, disponendo di altre fonti di reddito, riusciva ancora a “tirare la carretta”.

L’emittente dal giugno 2022 trasmetteva affittando lo spazio di un’altra tv privata. L’unica produzione a quel punto è stata il telegiornale, ridimensionato perchè tenuto in piedi da un solo giornalista e un solo tecnico. Ma anche per avere questo spazio c’erano dei costi. Come era facilmente prevedibile, senza una frequenza propria è venuta a mancare l’identità aziendale. E senza incassi pubblicitari e contributi pubblici, non poteva esserci fine diversa.

Un giorno triste per tutti: per chi con passione ha creato tutto questo, per tante famiglie che con questo lavoro sono state costruite e sono cresciute, per la storia della città di Sciacca e per il territorio, che per anni hanno potuto avere una pluralità di informazione.