“La Sicilia non può e non deve essere trasformata in una piattaforma logistica e di intelligence per operazioni belliche condotte da altri Stati, al di fuori dei mandati ONU e in violazione del diritto internazionale. Chiediamo massima trasparenza e chiarezza al Governo nazionale sulla presenza e sulle attività di aerei militari israeliani nello spazio aereo siciliano e nella base di Sigonella”. Così l’Onorevole Valentina Chinnici, Deputata del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana e Vice Segretaria Regionale del PD, prima firmataria di un’interrogazione urgente al Presidente della Regione, Renato Schifani, sottoscritta da tutti i deputati del gruppo PD all’ARS.
L’interrogazione prende spunto dalle notizie diffuse da organi di stampa nazionale e locale, che parlano dell’utilizzo della base NATO di Sigonella e dello spazio aereo siciliano da parte di velivoli da ricognizione (spy planes) e di supporto (KC-130H) militari israeliani, potenzialmente connessi al conflitto nella Striscia di Gaza.
“La base di Sigonella – sottolinea Chinnici – è regolata da rigorosi accordi bilaterali Italia-USA che ne disciplinano l’utilizzo nel pieno rispetto della sovranità nazionale e del quadro normativo italiano. Israele non è membro della NATO, quindi qualsiasi sua attività sul nostro territorio deve essere valutata alla luce degli accordi bilaterali e del diritto internazionale, richiedendo un livello di scrutinio ancor più rigoroso. La Regione Siciliana ha il sacrosanto diritto-dovere di vigilare su quanto avviene sul proprio territorio, soprattutto quando si tratta di attività militari che coinvolgono potenze straniere e che potrebbero avere dirette implicazioni sulla sicurezza dei cittadini siciliani e sulla stabilità del Mediterraneo”.
“Esiste il fondato timore – prosegue la deputata democratica – che la Sicilia, già gravata da pesanti servitù militari, possa diventare complice o strumento di operazioni di uno Stato, come quello israeliano, la cui condotta militare a danno della popolazione civile di Gaza è stata qualificata come genocidio dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ed è al centro di un procedimento per crimini internazionali. La Sicilia deve essere un ponte di pace nel Mediterraneo, non una portaerei per operazioni che macchiano la coscienza collettiva”.
Con l’interrogazione, i deputati regionali del PD chiedono al Presidente Schifani se la Regione sia in possesso di informazioni ufficiali, o abbia richiesto chiarimenti al Governo, sulla veridicità di queste notizie. E, nel caso venissero confermate, se siano state autorizzate nel pieno rispetto degli accordi internazionali e delle leggi italiane.
“Chiediamo al Presidente della Regione – conclude Chinnici – di farsi portavoce presso il Governo nazionale delle nostre istanze di trasparenza e legalità. I siciliani hanno il diritto di sapere se il loro territorio è coinvolto in attività che potrebbero minacciare la sicurezza regionale e violare il diritto internazionale. La nostra terra non sia mai complice di guerre”.
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