Dieci anni e sei mesi di carcere per Antonello Montante sono stati chiesti dal procuratore capo di Caltanissetta Amedeo Bertone e dai pm Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso al termine della loro requisitoria nell’ambito del processo con rito abbreviato che si celebra a Caltanissetta nei confronti dell’ex leader di Confindustria in Sicilia e di altri cinque imputati, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla rivelazione di notizie coperte dal segreto d’ufficio, al favoreggiamento. I pm hanno chiesto l’assoluzione solo per il dirigente regionale Alessandro Ferrara.
Secondo la Procura nissena, Montante, per anni ritenuto paladino dell’antimafia, avrebbe messo in piedi una vera e propria rete di “spionaggio” con lo scopo di avere notizie sulle indagini della magistratura a suo carico e per avere informazioni su quelli che riteneva suoi “avversari”.
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