“Chiedo perdono”: la struggente lettera di Lucia che ha strangolato la figlia e si è suicidata
Un dramma che ha scosso l’intera comunità di Corleone
“Scusatemi, ma non ce la faccio più. Chiedo perdono a tutti”. Ha lasciato una lettera con queste parole, in cui chiede perdono per il gesto compiuto, Lucia Pecoraro, la donna di 78 anni, di Corleone, che ha strangolato la figlia disabile, Giuseppina Milone, di 47 anni, e poi si è impiccata nel terrazzo della loro abitazione. Secondo molte delle persone che la conoscevano la donna non avrebbe retto al peso di dovere gestire la figlia soprattutto dopo la morte del marito, Salvatore, in pensione dopo aver lavorato come infermiere nel locale ospedale, persona benvoluta da tutti. Nessuno pensava ad un epilogo simile, che è stato pianificato, come ha scritto Lucia nella lettera lasciata per spiegare un gesto che ha sconvolto il paese di Corleone.




