Arrestato negli anni ’90, tornato in cella nel 2018, già condannato a 4 anni per evasione fiscale, Vito Nicastri, imprenditore trapanese portato in carcere oggi, è uno dei primi ad avere puntato sulle energie rinnovabili che gli hanno consentito di accumulare una fortuna: il Financial Times lo definì anni fa ‘il signore del vento’.
Per i Pm sarebbe al centro di un giro di mazzette che coinvolge anche funzionari della Regione. Sei anni fa gli è stato sequestrato dalla Dia un patrimonio di circa un miliardo l’euro. Il pentito Lorenzo Cimarosa, nel frattempo morto, lo ha indicato come uno dei finanziatori della ormai più che ventennale latitanza di Messina Denaro.
Secondo gli inquirenti sarebbe un referente delle cosche, alle quali si rivolgeva per accaparrarsi i terreni su cui costruire gli impianti in Sicilia e Calabria in cambio di sub-appalti alle ditte a loro legate.
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