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CENTRO MAUGERI : VERSO L’APERTURA DI UN FASCICOLO D’INDAGINE

Da Milano a Sciacca, la magistratura milanese sta indagando sul Gruppo. Nel 2004 apre al Giovanni Paolo II. Le dichiarazioni di Umberto Maugeri: “Interventi esterni”.

“Interventi esternii”. Così li definisce Umberto Maugeri, a capo della Fondazione Maugeri di Pavia. Al centro dell’indagine l’investimento di 700 mila euro per approdare in Sicilia, con l’aiuto, appunto, di “interventi esterni”.

La magistratura inquirente di Milano intende risalire a quel “qualcuno ci aiutò”, come ha riferito Maugeri a chi sta indagando a Milano sullo scandalo alla Regione Lombardia e sul faccendiere Pierangelo Daccò. I magistrati Laura Pedio e Antonio Pastore, vogliono vederci chiaro e stanno incaricando i colleghi del pool pubblica amministrazione di Palermo di aprire un fascicolo sull’approdo della Maugeri in Sicilia. C’è l’apertura del centro nell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, il centro di neuroriabilitazione con 32 posti letto e un investimento di 700 mila euro.

Umberto Maugeri, come riportato oggi dalla Repubblica (edizione di Palermo) con un articolo firmato da Alessandra Ziniti, ha detto ai magistrati milanesi che suo padre “era siciliano e aveva sempre sognato di aprire dei presìdi in Sicilia ma non era mai riuscito a combinare”. Gli approcci tra la Fondazione e il pianeta sanitario siciliano sarebbero stati caratterizzati “dall’incontro con tre persone”. Tre pesone che “si presentavano e proponevano”.

Alla domanda del magistrato, “erano sempre le stesse”, Maugeri ha spieagato: “No, cambiavano: di solito erano il direttore dell’Asl locale, uno che aveva già l’ospedale e un terzo che non si sapeva chi fosse”. Che stava zitto però”. Incontri che non avrebbereo sortito nulla, tanto che la Fondazione decise di trattare direttamente con l’assessorato alla Sanità. “nei nostri centri, a Milano, il 30% dei pazienti proviene dalla Sicilia, perchè qui non c’è un centro di riabilitazione. Evidentemente qualcuno alla Regione, l’assessore, ha capito che è un affare. Perchè poi la Regione li paga doppi, quelli lì. E’ la Regione che paga. E allora è venuto fuori un discorso molto serio che ha individuato nella Fondazione Maugeri quella che doveva fare gli istituti di riabilitazione in Sicilia. Ha individuato il numero dei posti letto”.

Il magistrato chiede anche il nome di chi, alla Regione, ha porposto l’affare. Maugeri ha risposto: “Adesso non lo ricordo, posso tirarlo fuori, ma non oggi”.

Il magistrato parla del coinvolgimento della Mtb di Daccò che risulta da fatturazioni dirette. “E allora- risponde Maugeri- sarà la Mtb come al solito”.

Il magistrato incalza: “C’erano ostacoli da risolvere in Sicilia?” “Ecco- risponde Maugeri- c’era il problema della retta: veniano in Sicilia però a patto che la retta sia quella della Regione Lombardia”.

Redazione Corriere

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