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C’è l’autorizzazione a rimuovere il barcone dei migranti sbarcati a Pietre cadute

RIBERA. Tempi “europei” per istanza e risposta per la rimozione dell’imbarcazione approdata nello specchio di mare della spiaggia Pietre Cadute, una bellezza naturale tra Borgo Bonsignore e Seccagrande. Un’imbarcazione utilizzata per lo sbarco “fantasma” di migranti avvenuto nella notte fra il 9 ed il 10 agosto.

Il sindaco Matteo Ruvolo ha inoltrata richiesta per ottenere l’autorizzazione alla rimozione del relitto alla Procura di Sciacca e alla Capitaneria di Porto Empedocle. Una richiesta urgente motivata da danni per l’ambiente che il relitto causa. Infatti, quel tratto di spiaggia “è esposto al mare aperto, ragion per cui lasciare il relitto ivi arenato rischierebbe di causare gravi danni anche ambientali, in quanto con le prossime mareggiate è presumibile la frantumazione dello scafo, la fuoriuscita del carburante lasciato a bordo e di tutte le attrezzature che si riverserebbero sulla spiaggia”, motiva il sindaco Matteo Ruvolo nella richiesta.

Il tratto di spiaggia, tra l’altro, ricade all’interno della Riserva Naturale Orientata della Foce del Fiume Platani. L’Amministrazione comunale ha già ottenuto “la disponibilità dei volontari dell’Associazione della ASD Club Amici del Mare, con sede in Ribera e titolare di Concessione demaniale n° 264/2011, ad effettuare a proprie cure e spese tutte le operazioni necessarie per il disincaglio ed il successivo trasporto del barcone peschereccio presso il porto più vicino, ovvero quello dalle Autorità indicato, ove lo stesso potrà essere meglio custodito anche ai fini di eventuali indagini”.

Ieri è arrivata al Sindaco l’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, Ufficio Generale della Sicilia. “Visto il carattere di necessità e di urgenza di quanto nella stessa rappresentato e nello spirito di leale e pronta collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, si autorizza quanto richiesto nei termini specificati.
Si precisa che le operazioni dovranno essere condotte secondo quanto previsto dalla Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13.02.2003 e previa acquisizione dell’autorizzazione della competente Capitaneria di porto e/o di eventuali altri organi competenti. Si resta in attesa di cortesi comunicazioni in merito alle attività che saranno eseguite ed alla località presso cui l’imbarcazione come in oggetto individuata sarà trasportata, al fine di consentire le successive attività di competenza di questa Amministrazione”.

 

 

 

 

 

 

Filippo Cardinale

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