Catanzaro: “Nessun assessore rappresenta alcuna componente politica presente in aula”
Stamane sono stati presentati alla stampa i tre nuovi assessori dopo una lunga crisi ufficiliazzata con la nota seduta consiliare del 3 novembre scorso. Il consigliere comunale Giuseppe Catanzaro, critico verso il sindaco, chiosa che il completamento della giunta è un percorso esclusivamente targato Termine
SCIACCA- “Gli assessori scelti, sono stati selezionati attraverso un criterio volto a completare una squadra incompleta tramite un percorso esclusivamente targato Termine, a rafforzare quello che il sindaco definisce “un buon lavoro che non poteva essere azzerato”. Nessun assessore rappresenta alcuna componente politica presente in aula diversa da chi oggi è in maggioranza e nessuno, al momento, ha elementi concreti per dimostrare il contrario”. A dichiararlo è il consigliere comunale Giuseppe Catanzaro convinto che tale metodo di scelta è “il peggiore in relazione alla stabilità che alla città serve e servirà e quello che farà meno bene alla città stessa”. Termine ha adottato un metodo diverso dagli “appelli più o meno palesi, avvenuti in aula nelle ultime sedute. Appelli ad azzerare, in primis, per ammettere un fallimento gestionale, appelli diretti ad avviare, poi, con trasparenza e chiarezza di posizioni e ruoli, una azione di ampio respiro utile a dare stabilità ai prossimi mesi di governo. Appelli che Termine o ha scelto scientemente di non ascoltare e di non trasformare in consultazioni pubbliche con consiglieri comunali e parti politiche varie o magari ha provato a cogliere, con trattative carbonare in occasione delle quali nessun consigliere comunale ha dato poi concreta disponibilità a governare con lui alla luce del sole”.
Per Catanzaro, non v’è “nessuna esigenza del sindaco di ammettere un fallimento. Anzi. La posizione politica del primo cittadino certifica un elemento di assoluta importanza: il governo pronto a nascere non sarà né un esecutivo civico di salute pubblica e nemmeno un esecutivo politico frutto di consultazioni avvenute alla luce del sole e con la doverosa trasparenza politica utile poi a governare. Sarà un governo politico, su misura, di cui il sindaco si assume tutta la responsabilità, in ogni sua conseguenza”.
Giuseppe Catanzaro ricorda che “per governare, ci vorranno i numeri in aula. Non trattandosi di un esecutivo di salute pubblica, né di un governo politico fondato su alleanze nuove, costituito alla luce del sole, sarà molto complicato tirare avanti attraverso il tipico appello al “bene della città” o al “senso di responsabilità” e ricorda che ora che il PD è parte dell’opposizione consiliare, ancora di più”.





