CARO ASSESSORE BACCEI, SE RIUSCIRA’ A SCARICARE I COSTI AL COMUNE SARA’ DAVVERO BRAVO

Caro assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei, domani il territorio di Sciacca vedrà la sua presenza. In verità, caro Assessore, lo aspettavano molto prima. Lei ha invece scelto una data che guarda caso precede di 11 giorni quella delle elezioni regionali.

A pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca, confessava Giulio Andreotti. E come dargli torto.

Caro Assessore Baccei, la domanda appare spontanea: ma dove è stato negli ultimi due anni ? Dove è stato quando la Giunta regionale, della quale Lei è autorevole esponente, ha deciso la chiusura delle Terme ? E, mi scusi ancora: perché ha sempre declinato in questo periodo di chiusura l’esortazione della città di Sciacca, tramite le sue Istituzioni, a recarsi qui, sullo stesso posto dove Lei domani sarà l’attore protagonista di una scena di film dai contorni politici propagandistici ?

Eppure, quando era necessaria una Sua presenza a Sciacca per spiegare l’iter contorto di un processo di privatizzazione, Lei non si è presentato a Sciacca. Ha preferito altre località, come il Suo Presidente, come la sua Vice Presidente.

La decisione del Governo di cui Lei fa parte ha privato Sciacca per tre anni delle Terme. E mi scusi il pensar male, ma spieghi alla Città la premura di essere presente qui a 11 giorni dalle elezioni, mentre in questi ultimi tre difficilissimi e tormentati anni Lei è stato assente. Sa quanto danno ha ricevuto la città ? Lo calcoli sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista dell’immagine. Lei è un esperto di Economia.

Non Le nascondo la verità del mio pensiero. Scrivo ininterrottamente sulle Terme dal 2005, riportando tutte le nefandezze di una classe dirigente e politica regionale. Di qualsiasi colore politico. Ma devo riconoscere che Lei sarà davvero bravo se riuscirà domani a passare la patata bollente delle Terme al sindaco di questa Città. Domani, per Lei sarà forse il giorno della liberazione, mentre per il Comune potrebbe essere l’inizio di una Via Crucis. Se riesce nell’intento di sbarazzarsi dei beni termali, o meglio della questione termale, caricando il Comune di oneri che non può sostenere, sarà davvero bravo.

Abbiamo appreso, e speriamo fino all’ultimo di sbagliarci, che gli oneri peseranno sulle spalle della casse comunali. Sa, caro assessore, che il Comune non ha i soldi per comprare 10 metri quadrati di tappetino verde per sostituire quello totalmente rovinato del parco giochi e consentire a tanti di bambini di giocare in sicurezza ?

In conclusione, caro Assessore, Le chiedo una cortesia. Le stufe di San Calogero sono un unicum mondiale. Si informi bene, perché se non le ritiene strategiche al fine del bando di caratura internazionale, Lei può apparire come uno sprovveduto, addirittura fautore dello “spezzatino”. Si tratta di un patrimonio di inestimabile ricchezza, unicità, storia, archeologia, termalismo allo stato naturale. Le suggeriamo una buona lettura sulla storia delle grotte vaporose di San Calogero. Cerchi di farla prima del Suo arrivo a Sciacca, per evitare sorrisetti da parte dei saccensi, gente perbene e laboriosa, ma non stupida.

E a proposito di mostruosità da qualcuno paventate: quell’albergo abbarbicato al monte ha una vista mozzafiato. La vera mostruosità è che la Regione lo ha costruito 50 anni fa, lo ha ristrutturato 3 volte, non lo ha mai aperto, lo ha lasciato al degrado. Ed ha speso una barca di soldi. Questa non è una mostruosità ecologica, è una mostruosità della classe dirigente e politica di quella Regione che Lei domani viene a rappresentare.

Le suggerisco un’idea, visto che Lei sconosce la realtà. Il piccolo albergo potrebbe diventare una SPA d’eccellenza, l’albergo arroccato al monte potrebbe essere elevato a categoria di lusso. Vede che quella zona stupenda, storica, archeologica, termale, diventerebbe un’oasi di relax, di sacralità, di benessere. Farebbe davvero gola a chi del turismo ha idee di alta concezione. La zona di San Calogero non deve considerarla un’appendice, ma il cuore della risorsa termale. Domani, se ha tempo, si faccia condurre il quel paradiso di bellezza, si faccia aprire le grotte: toccherà con mano la magnificenza del Creatore riservata a Sciacca. E, a che si trova lassù, visiti la Basilica e il convento: sa che sono di proprietà della Regione?

Un termale saluto.

Filippo Cardinale