CARNEVALE, “UN CARRO AL GIORNO”. IN GIRO TRA I CARRISTI, OGGI: “PEPPE NAPPA”

Ultima tappa del nostro itinerario. I carri allegorici sono stati ampiamente descritti nei giorni scorsi.

Manca solo Lui, il Re del Carnevale di Sciacca. Peppe Nappa ha voglia di svolgere il ruolo da padrone di casa dopo due anni di ozio. Vi presentiamo il primo ed ultimo carro allegorico fuori concorso: “Peppe Nappa”, realizzato dall’associazione “Punto e A Capo”.

Il responsabile dell’associazione è Egidio Martorana . Le coreografie sono curate da Marilena Licata , Denia Licata e Desirè Licata. I costumi sono realizzati da due artisti locali: i costumi maschili da Salvatore Maniscalco ; i costumi femminili da Manuela Scaduto. Modellatore e costruttore è Francesco Ricciardi . I movimenti sono curati da Salvatore Tornambè.

Peppe Nappa è la maschera siciliana della commedia dell’arte. Il suo nome deriva da “nappa” ovvero toppa in siciliano. Viene presentato come un personaggio beffardo e pigro. Le sue capacità di acrobata lo rendono un ballerino professionista. Il suo animo è insaziabile di tutto ciò che si aggira in cucina, si lascia addirittura inebriare dai soli profumi.

La leggenda vuole che questo uomo, dal vestito verde, approdò a bordo di una motopesca, presso il porto di Sciacca. Il giorno del giovedì grasso di tanti anni fa. Giunto in città, spinse i cittadini a “scialarsi” cioè a divertirsi per i successivi sei giorni. La città cosi si vestì a festa, facendo del nostro Peppe Nappa il re della città.

Il costume tipico è composto da una casacca e dei calzoni azzurri, entrambi molto ampi e troppo lunghi. Alla testa porta un cappellino di feltro bianco o azzurro su una calotta bianca. Ha però una manica più lunga della casacca, sarà forse perché quest’uomo servitore sbarcò cosi? O sarà che per via del suo vizio di rubare fu condannato all’amputazione? E’ proprio il dubbio che ci fa amare questo personaggio d’ogni tempo. Lasciamo che si tramandi da generazione in generazione come simbolo di unione sociale, sognando che prima o poi dalle acque del porto, si possa intravedere quel suo arrivo.

Il carro quest’ anno avrà Peppe Nappa tra i primi piani. Alle sue spalle una botte che non sarà piena di vino ma di maschere. Lui essendo il Re, porta doni ai suoi abitanti e dona ad ognuno di loro l’emblema del carnevale. Insegnerà addirittura a ballare. Lo farà facendo muovere le marionette che a tra le mani e aiutando il pulcinella al suo fianco.

I costumi si divideranno tra: pantalone e giacca di color verde e bianca per ragazzi che avranno l’onore di rappresentare Peppe Nappa; e le ragazze invece avranno la gonna con fantasia triangolare e manica più lunga da un lato. Si ispireranno quest’ultime al giullare del carro. Lavorano più di 80 persone alla realizzazione della maschera simbolo. Numerosi i ballerini, all’incirca 110.

Myriam Maglienti

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