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CANSALAMONE: MONITORAGGIO ANCORA IN CORSO, IL SECONDO PILONE EVIDENZIA SEGNI DI ROTAZIONE

Il monitoraggio relativo al viadotto Cansalamone, che è eseguito dalla società 4M di Bolzano ( che ha anche una filiale a Palermo), prosegue e il primo step dovrebbe avere termine tra una decina di giorni.  Le risultanze di questo primo step del monitoraggio sarà sottoposto allo studio del professore Mancuso che dovrà stabilire se sarà possibile aprire il traffico, seppur limitato e in senso alternato. Proseguirà, poi, ils econdo step.

E’ sotto stretta osservazione il secondo pilone della terza fila del viadotto. Pilone che ha subito un fenomeno di rotazione e di traslazione. In buona stostanza, il pilone ha subito dei movimenti. Appunto per questo bisogna comprenderle la natura, la causa, e gli effetti. Tre elementi che indurranno il professore Mancuso ad assumere una determinazione. Se è possibile riaprire il traffico veicolare e in che condizioni.

Intanto, nella migliore delle ipotesi, necessitano 250 mila euro solo per la sostituzione dei guardaril e il rifacimento dei cordoli dove ancorarli. Vi sono stati tratti di vecchio guardrail letteralmente divelti e fatti volare con le ulime potenti raffiche di vento. Ciò dimostra quanto precario sia il sistema di ancoraggio e resistenza dei vecchi guardrail.

La somma di 250 mila euro potrà essere attinta dal mutuo di 500 mila euro già contratto. La somma era destinata per la manutenzione della viabilità in contrada Isabella. Tecnicamente la somma può essere stornata per i lavori di manutenzione sul viadotto Cansalamone, ma deve essere un scelta politica.

Ma l’attenzione rimane sul monitoriaggio. L’esito del primo e secondo step farà comprendere la vera diagnosi del viadotto. Se il quadro “clinico” del viadotto, ma soprattutto del secondo pilone, dovesse accusare una patologia importante allora l’intervento richiederebbe uno sforzo economico molto consistente.

Intanto, la priorità è quella di aprire, seppure in forma parziale, la viabilità. Dunque, una decina di giorni per la fine del primo monitoraggio e poi la relazione del professore Mancuso. L’estate si avvicina, e quell’arteria è molto importante per la fluibilità del traffico.

Redazione Corriere

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