Brucculeri e Blò dividono le loro strade

Il primo si accasa nel movimento politico “Controcorrente” del deputato regionale Ismaele La Vardera, il secondo pare vicino a Fratelli d’Italia
SCIACCA. Avevano scelto di non stare nè a destra né a sinistra. Ora la coppia di consiglieri comunali “ribelli”, protagonista di una quasi asfissiante opposizione condita da interventi quasi quotidiani sulle varie emergenze cittadina, prima fra tutti quella idrica, si divide. Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò, eletti entrambi alle elezioni del 2022 nelle liste a sostegno del candidato a sindaco Ignazio Messina, a due anni dalla fine del mandato, hanno deciso di dividere le loro strade e di sciogliere il loro progetto politico denominato “Uniti e liberi”. Raimondo Brucculeri giovedi prossimo annuncerà, alla presenza del fondatore, la sua adesione al movimento politico “Controcorrente” di Ismaele La Vardera, mentre Maurizio Blò sembra (voci di corridoio) stia per accasarsi con Fratelli d’Italia. I due, impegnatissimi negli ultimi mesi in una forte opposizione all’amministrazione Termine, ben oltre quella prodotta dai partiti di centrodestra presenti in aula (e per questo quasi isolati), hanno avuto nelle settimane scorse un colloquio con il deputato regionale La Vardera, ma solo Brucculeri ha raggiunto l’intesa. L’adesione dell’ex assessore comunale e dell’ex consigliere comunale Cinzia Deliberto, verrà ufficializzata giovedì 5 giugno alle ore 17 nel corso di un incontro con la stampa in programma al Balicaffè, in Corso Vittorio Emanuele, 88. La Vardera aggiunge quindi un consigliere comunale al suo gruppo, un risultato di peso visto che entra ufficialmente in consiglio comunale nel secondo Comune più grande della provincia di Agrigento. Controcorrente è già presente nelle sedi istituzionali di diverse città siciliane e sta ottenendo consensi e adesioni un po’ in tutta la Sicilia. La “campagna acquisti” dell’ex Iena è molto selettiva: l’ingresso è consentito solo a chi può produrre trascorsi politici coerenti, possibilmente distante dall’attuale governo di centrodestra che è ogni giorno uno dei suoi principali obiettivi nella costante attività di opposizione. In Controcorrente, dunque, entra solo chi ha un passato cristallino e non chi cerca un posto al sole per recuperare una verginità politica. A fondare il “faro” di Controcorrente a Sciacca sono stati il medico Giovanni Di Vita, con trascorsi nel Movimento Cinque Stelle vicino all’ex deputato regionale Matteo Mangiacavallo, e l’impiegato Giuseppe Gruppuso, anch’egli grillino ma candidato alle ultime elezioni comunali a sostegno di Fabio Termine.