Booking sospende hotel di Ragusa: “Chiedeva condanna del governo israeliano”

female guest being handed over the keys to hotel room by receptionist, travel and tourism concept
Una turista israeliana ha ricevuto un messaggio in cui le si chiedeva di esprimere dissenso verso le azioni del suo governo contro Gaza
È stato sospeso da Booking.com un noto hotel di Ragusa dopo che la notizia di un presunto caso di discriminazione è rimbalzata sui media israeliani. Al centro della vicenda, la turista Yulia Sharitz, residente a Rishon LeZion, a sud di Tel Aviv, che aveva prenotato un soggiorno in Sicilia per fine settembre.
Poco dopo la conferma della prenotazione, la donna ha ricevuto un messaggio dalla struttura:
“Buonasera Yulia. Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo a Gaza, quindi se ritiene che il suo governo stia agendo in modo appropriato, la preghiamo di cancellare la sua prenotazione con noi e di prenotare altrove. Ma se anche lei è sconvolta dagli eventi degli ultimi due anni, saremo lieti di accoglierla per un piacevole soggiorno.”
La turista ha raccontato al sito israeliano Ynet: “Non mi era mai successo nulla di simile. Ho prenotato altri cinque hotel in Sicilia e non ho avuto alcun problema. Solo qui ho ricevuto una mail del genere.” Ha quindi deciso di cancellare la prenotazione senza replicare. Il titolare dell’hotel respinge le accuse di razzismo o discriminazione, dichiarando: “Condanno ogni guerra e ogni forma di violenza. Mi dicono che ho violato il codice di Booking, in particolare l’articolo 7.3 sulla discriminazione. Attendo spiegazioni e poi risponderò.”
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì: “Trovo singolare che il titolare di una struttura alberghiera s’interessi delle idee politiche di un ospite. È surreale e contrario alla logica dell’ospitalità. La nostra città è accogliente e turisticamente rilevante: questo episodio la pone sotto una cattiva luce.” Il caso ha acceso il dibattito sul confine tra libertà di espressione e dovere di neutralità nel settore dell’accoglienza turistica.