Blitz antimafia nel trapanese: arrestato anche l’ex senatore Papania
Aveva lasciato il Pd dopo essere stato escluso dalle candidature alle elezioni regionali. Ordinanza cautelare anche per l’ex vicesindaco di Alcamo.
Tra gli arrestati dell’operazione antimafia condotta dalla Dia nel trapanese c’è anche l’ex senatore del Pd Antonino Papania, fondatore del movimento politico Via. L’accusa nei suoi confronti è pesante: scambio elettorale politico-mafioso. Arrestato anche l’ex vice sindaco di Alcamo, Pasquale Perricone, che la procura indica come l’intermediario fra Papania e il clan. Secondo gli investigatori insieme a Perricone, Papania avrebbe accettato la promessa da parte di Giosuè Di Gregorio, ritenuto esponente della famiglia mafiosa, di procurare voti a Angelo Rocca, coordinatore provinciale del movimento politico Via, fondato da Papania, candidato alle elezioni regionali del 2022. Rocca non raggiunse comunque lo scranno all’Ars.
Nino Papania per oltre 25 anni è stato il punto di riferimento e il regista della politica di Alcamo e del Trapanese. La la sua stella era in declino alla luce dei risultati elettorali delle ultime elezioni regionali e amministrative. Sessantacinque anni, consulente tributario e aziendale con la politica nel sangue per un cammino intrapreso da giovanissimo, è stato tra i fondatori di Presenza sociale, movimento vicino agli ambienti cattolici, è riuscito a far eleggere numerosi consiglieri comunali. Così come nel 1996 Nino Papania venne eletto deputato regionale e qualche mese dopo assessore regionale al Lavoro. È stato dal 2001 al 2015 il principale sponsor della candidatura di due ex sindaci, eletti nel centrosinistra. Allora Papania militava nel Pd e in precedenza nella Margherita.
Dieci anni fa venne condannato in primo grado ad otto mesi per voto di scambio relativo alle elezioni comunali del 2012. Ma venne poi assolto in appello così come nell’inchiesta per la donazione di generi alimentari relativa sempre ad elezioni comunali. Per due legislature ha ricoperto la carica di senatore. Quando era all’apice della carriera politica la commissione dei garanti del Pd lo ha escluso dalla candidatura. La sua esclusione, insieme a quella di Francantonio Genovese nella Sicilia orientale, provocò polemiche nel Partito democratico anche perché allora Papania non aveva nessun carico pendente.