I Carabinieri di Caltanissetta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone, accusate di far parte di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta nelle prime ore del mattino, ha colpito duramente un gruppo che, secondo gli inquirenti, aveva messo in piedi un articolato sistema di approvvigionamento e distribuzione di hashish e cocaina, destinato alle piazze di spaccio della città di Gela.
Agli arrestati è stata contestata anche l’aggravante di aver favorito la famiglia mafiosa dei Rinzivillo, storicamente radicata nel territorio gelese. Il sodalizio criminale, oltre a gestire il traffico di droga, poteva contare su un arsenale di armi a disposizione, elemento che ne aumentava la pericolosità e il controllo sul territorio.
Particolarmente inquietante è quanto emerso dalle indagini: tre degli indagati, pur essendo detenuti, continuavano a partecipare attivamente alla gestione degli affari del clan. Questo era reso possibile grazie all’introduzione illecita di telefoni cellulari all’interno delle carceri, ma anche di stupefacenti, utilizzando droni come mezzo di trasporto. Una modalità innovativa e allarmante che testimonia l’evoluzione tecnologica delle organizzazioni criminali e la loro capacità di aggirare i controlli.
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