BILANCIO DI PREVISIONE 2015: MANCANO 2 MILIONI DI EURO PER CHIUDERLO

Mancano all’appello almeno 2 milioni di euro per poter chiudere il bilancio di previsione 2015. Il documento contabile infatti è tuttora fermo all’ordine del giorno della Giunta Di Paola, e dunque non può essere trasmesso alla Commissione consiliare blancio e finanze.

Passerà tempo prima che possa approdare al Consiglio comunale per la discussione e l’eventuale approvazione finale.

È una condizione di emergenza che naturalmente non può che preoccupare e piuttosto seriamente sia l’amministrazione, sia gli uffici. Intanto, il ministero dell’Economia ha già assestato un altro colpo di scure ai trasferimenti dallo Stato, e nell’ambito della stessa legge di stabilità la Regione siciliana ha già tagliato di quasi il 20% il fondo per le autonomie, ossia i finanziamenti destinati ai Comuni.

Ieri il sindaco Fabrizio Di Paola si è recato a Palermo per incontrare i responsabili della liquidazione dell’Eas. C’è una nuova sentenza emessa dal Tribunale di Sciacca, che ha condannato l’ente acquedotti a risarcire di circa 3 milioni e mezzo di euro il Comune per gli interventi effettuati in passato sulla rete idrica in sostituzione di chi avrebbe dovuto farlo. Fabrizio Di Paola confida nel raggiungimento di un accordo che permetta di poter ottenere almeno tre milioni ancorché da spalmare in tre esercizi finanziari. Tutto questo però passerebbe dalla rinuncia dell’Eas ad appellarsi contro la precedente sentenza.

Intanto sono stati già stimati i fondi introitati dai contribuenti saccensi già versati al Comune di Sciacca alla scadenza dello scorso 30 giugno, data entro la quale bisognava pagare la prima rata di questi tributi.Quattro milioni e mezzo dall’IMU e circa un milione e duecentomila euro dalla TASI.

Dall’IMU ci si aspettano dieci milioni di euro, anche se 3 milioni e mezzo saranno trattenuti dallo Stato, dovendoli utilizzare nell’ambito del fondo di solidarietà a beneficio di quei comuni che hanno già applicato le aliquote tributarie massime ma che hanno lo stesso molti problemi per poter chiudere i conti e che, di conseguenza, hanno bisogno di altro denaro.

Dalla TASI ci si aspetta un introito di 2,3 milioni di euro. Insomma: alla scadenza di giugno sembra si possa dire che siamo sulla giusta scia per poter confermare questi dati.

Al momento sono state applicate le aliquote dello scorso anno. Solo il nuovo bilancio potrà stabilire eventuali ritocchi, come un possibile nuovo aumento delle tasse.

Se mancano due milioni di euro per chiudere il bilancio però forse stavolta più che le tasche dei cittadini bisognerà forse sacrificare qualcos’altro. Spese da tagliare ne sono rimaste ben poche, ormai, questo è chiaro.

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