Bilanci non ancora approvati: i nomi dei commissari nei 25 Comuni agrigentini

Arrivate nella mail dei Comuni inadempienti, tra cui Sciacca, Agrigento e Ribera le comunicazioni del decreto regionale di nomina dei funzionari regionali che devono farli adottare in tempi brevi

In Sicilia il commissariamento per mancato rispetto dei tempi di approvazione dei bilanci di previsione è un atto dovuto per gran parte dei Comuni. Le amministrazioni comunali dicono che con la progressiva diminuzione dei fondi nazionali e regionali emergono condizioni di criticità finanziaria che non rendono agevole programmare le spese. Come accade da alcuni anni a questa parte, uno stesso funzionario regionale deve fare le verifiche in più Comuni inadempienti.

Per Agrigento è stato indicato come commissario Enzo Abbinanti. Si occuperà anche di Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Calamonaci, Cammarata. Casteltermini, Cianciana e Comitini. Giovanni Scafidi è commissario a Favara, Ioppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Lucca Sicula, Montallegro, Porto Empedocle, Raffadali, Ravanusa, Realmonte e Ribera. Giuseppe Terranova a San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sciacca e Villafranca Sicula. A Santa Margherita Belice, infine, commissario ad acta è Francesco Riela.

L’intervento sostitutivo è necessario e obbligatorio da parte della Regione dal momento che l’approvazione del bilancio preventivo da parte del Consiglio comunale consente ai Comuni di programmare le attività e i servizi da offrire ai propri cittadini nel prossimo triennio. Prima di assumere ufficialmente il ruolo, i commissari verificheranno lo stato dei procedimenti e, solo in presenza di confermate inadempienze, procederanno con l’approvazione dei bilanci, sostituendosi agli organi comunali e richiedendo, se necessario, il parere degli organi di controllo economico-finanziario.

In alcuni Comuni, lo strumento di programmazione finanziario è stato già approvato dalla giunta ed è all’esame delle apposite commissioni o dei revisori dei conti, quindi prossimo ad essere trattato in consiglio comunale. In altri enti locali, invece, dove i commissari saranno pienamente sostitutivi, saranno loro stessi a varare il bilancio al posto della giunta, come richiesto dalla legge.

Il documento verrà poi sottoposto al consiglio, che a sua volta avrà a disposizione 20 giorni per approvarlo, decorsi inutilmente i quali il Prefetto procederà allo scioglimento del consiglio stesso. C’è il rischio che si arrivi al dissesto finanziario se i funzionari si renderanno conto di essere di fronte ad una situazione di reale difficoltà che impedisce la programmazione finanziaria.