BIBLIOTECA, ELINA SALOMONE: “TRASFERIMENTO O NO? IL VERO PROBLEMA E’ TUTELARE IL SUO PATRIMONIO”

“Vogliamo salvaguadare il luogo fisico e bearci della bellezza del collegio dei Gesuiti, o vogliamo fare della biblioteca un luogo di cultura e salvaguardare il patrimonio librario custodito lì dentro?”

Sul dibattito acceso per la bibliotecacomunale chiusa e il suo eventuale trasferimento in altra sede, interviene la responsabile Elina Salomone, secondo la quale “il punto centrale non è stato affrontato da nessuno” poichè il vero problema da affrontare “è se vogliamo salvaguadare il luogo fisico e bearci della bellezza del collegio dei Gesuiti o se vogliamo fare della biblioteca un luogo di cultura e salvaguardare il patrimonio librario custodito lì dentro”.

Come detto, la biblioteca allo stato attuale è aggredita dall’umidità “e i cosiddetti pesciolini d’argento stanno distruggendo i libri, soprattutto i più antichi, e la continua caduta di calcinacci e polvere di gesso che cade dal soffitto sta dando sepoltura agli stessi”.

Salomone, in una nota, scrive che negli ultimi due anni “abbiamo ripulito e sistemato, registrato in ingresso più di duemila libri accatastati sotto i tavoli, abbiamo catalogato libri e repert,i parte dei quali addirittura ammassati nella stanza da bagno. Abbiamo trasformato la sala quinta, usata come deposito e in cui c’era di tutto, in sala lettura e studio, abbiamo montato librerie che da anni erano accatastate nelle varie sale, abbiamo creato l’emeroteca, abbiamo ridipinto le porte, le librerie .. abbiamo, insomma dato una veste completamente nuova alla biblioteca”.

Dopo tale impegno, i risultati sono stati immediati: moltissimi giovani hanno comuinciato a frequentarla , a viverla, a farne un centro di scambio e di cultura. L’organizzazione di diversi eventi ha potenziato questo interesse, “al punto che diversi autori, più o meno autorevoli, mi hanno chiesto e continuano a chidere di presentare i loro librì proprio in questa sede”.

Trasferimento o no? Il problema, secondo Salomone, il problema non è questo, ma quello di “salvaguadare tutto il nostro patrimonio librario e renderlo fruibile, permettere a tutti di vederlo e toccarlo e magari leggerlo. I libri non sono soprammobili da tenere negli scaffali.”.

La responsabile, infine,pone un interrogativo: “lasciamo tutto nella sede storica così com’è, lasciando morire il nostro patrimonio, la nostra storia, la meraviglia del fondo Scaglione o del fondo Scaturro, o cerchiamo insieme una soluzione perchè questa Città abbia una biblioteca degna? Io credo che il luogo giusto sia quello che tuteli i libri e la cultura, dovunque esso sia, che il luogo giusto sia quello che conservi nella giusta maniera, la nostra memoria e la renda fruibile. Non il luogo fisico è, dunque,da tutelare ma quello culturale. Poco importa se dentro o fuori il Palazzo comunale”. 

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