Nella nostra Sciacca, negli ultimi anni, sono proliferate belle e funzionali strutture extralberghiere con B&B e Case Vacanze. Un tessuto ricettivo di qualità con l’offerta di servizi e strutturata e con lo sguardo rivolto all’accoglienza, al meglio, del cliente. Sono centinaia le strutture che si sono affacciate nel mondo dell’accoglienza turistica.
Le strutture extralberghiere saccensi assicurano a Sciacca oltre 30 mila presenza all’anno. Una cifra importante che dà anche fiato all’indotto cittadino.
Mentre gli alberghi possono continuare la loro attività, il nuovo DPCM del 26 aprile 2020 non ha inserito le strutture ricettive classificate con codice Ateco 55.2, cioè villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed 6 breakfast, residence, alloggi connesse alle aziende agricole.
Le strutture extralberghiere hanno subito un grave danno economico come, del resto, tutte le attività rimaste chiuse a causa del lockdown.
I titolari, ad oggi, possono solo e previa comunicazione al Prefetto,accedere ai locali aziendaliper attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti e attività di pulizia e sanificazione.
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