AGRIGENTO- Il Cda aveva rimesso nelle mani dei sindaci la scelta finale offrendo le dimissioni. Convinto, molto probabilmente, che i sindaci avrebbero adottato una soluzione “ponte” considerato il periodo estivo. Invece, no. La gran parte dei sindaci hanno sfiduciato il Cda che torna a casa. Il presidente Cantone ha partecipato da remoto ( era presente Sapia). Al voto di oggi si è arrivati dopo un periodo di alta tensione, anche tra gli stessi sindaci agrigentini, e dopo la riunione della scorsa settimana nel corso della quale il presidente Cantone aveva rimesso il mandato nelle mani di chi tre anni fa aveva eletto i componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Un fronte quello dei sindaci per i quali era necessario voltare pagina che è cresciuto, evidentemente, negli ultimi giorni e che ha portato questa mattina a questa conclusione. Adesso scatta la fase probabilmente più delicata. Tolto il CdA guidato da Cantone c’è da garantire la nuova governance dell’Azienda facendo ricorso a manager esperti. L’orientamento è quello di emanare in tempi brevissimi un avviso pubblico. Si vedrà.
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